14 Ottobre: Supplica a Maria Mediatrice
Madre mia, Tu che stai continuamente con le braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua misericordia e compassione per ogni bisognoso, chiedigli che mi dia il suo santo amore, il santo timore e la sua santa grazia, e che giammai commetta il peccato mortale. Chiedigli che mi tolga la vita prima che arrivi ad offenderlo. Ottienimi, Madre mia, la grazia di avere verso il buon Gesù l’amore e la fiducia che hanno avuto le anime sante, e che aumen-ti in me la Fede, la Speranza e la Carità; e Tu, Madre mia, insegnami a far sempre la sua divi-na volontà.
Benedici, Vergine santa, la mia famiglia e liberala da ogni male. Aiuta i poveri agonizzan-ti e chiedi al Tuo divin Figlio che li perdoni e li liberi dal tormento eterno dell’Inferno. Intercedi, Madre mia, presso il Tuo divin Figlio, perchè si plachi la sua ira, la sua giustizia ed il suo rigo-re, e perchè liberi il mondo intero dal grande castigo che tutti abbiamo meritato.
Prega, Madre mia, per la nostra amata Patria e liberala dai mali che la minacciano. Sconvolgi i piani dei suoi nemici, che sono i nemici di Gesù. Ti chiedo infine, Madre mia, di spandere sulle nostre anime i raggi luminosi della mise-ricordia del buon Gesù e di essere vicina a me in tutti i pericoli della mia vita. Amèn.
– 3 Ave Maria
– Gloria al Padre
La devozione a Maria Mediatrice
In nessun modo Madre Speranza mai ha inteso costituirsi prima depositaria del simbolismo dell’i mmagine dell’Amore Misericordioso e di Maria mediatrice; sappiamo infatti che alle prime suore della sua Congregazione regalava medaglie (con su una faccia il Cristo e sull’altra Maria Mediatrice) che erano diffuse in Spagna dalla Obra Amor Misericordioso dal Padre Arintero e da Juana Lacasa.
Solo successivamente, nel tempo, Madre Speranza ha diffuso Immagini nuove fatte fare da lei sempre con lo stesso simbolismo:
l’8 dicembre 1930 ordinò allo scultore Cullot Valera il Crocefisso dell’Amore Misericordioso, che le fu consegnato a Madrid l’11 giugno 1931, vigilia della festa del Sacro Cuore;
l’8 dicembre 1956 fu benedetta nella Chiesa del Carmine a Fermo una grande tela, eseguita dal pittore Elis Romagnoli, un quadro di metri 6×3, che riproduce Maria Mediatrice. Tutte due le Immagini oggi si venerano al Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza.
Nel 1943 compose, come preghiera per la sua Congregazione, anche una sua Novena all’Amore Misericordioso; nel maggio 1944 l’aveva sottomessa al santo Offizio, tramite l’assessore Mons. Alfredo Ottaviani, per averel’autorizzazione a poterla pregare pubblicamente e nel luglio 1945 dal Vicariato di Roma, tramite Mons. Luigi Traglia, ricevette il permesso e l’incoraggiamento a pregarla e diffonderla.
Il Padre Arintero (1860-1928), domenicano, diffuse con la parola e con gli scritti la devozione a Maria Mediatrice, considerando questo titolo mariano come la base del suo apostolato spirituale e mistico. Anche lui contribuì moltissimo alla diffusione di una Immagine di Maria Mediatrice che è stata assunta per completo anche dalla stessa Madre Speranza: la immagine di Maria Mediatrice che diffonde Madre Speranza è copia perfetta di quella già diffusa anche da Padre Arintero. Per lo spazio di vari anni anche la Madre collaborò con Padre Arintero nella diffusione della devozione all’Amore Misericordioso e a Maria Mediatrice.
Già allora, nel primo trentennio del secolo XX la devozione all’Amore Misericordioso, la diffusione delle immagini del Crocifisso e di Maria Mediatrice, la Novena all’Amore Misericordioso avevano preso piede in alcuni paesi di Europa (Francia, Spagna, Germania, ecc.) e dell’America Latina. Sono arrivate anche in Terra Santa, nella località di Kyriat Yearim, in Israele, probabilmente qualche anno dopo il 1936; così asseriscono le Suore di san Giuseppe che sono in Terra Santa dal 1848 e che attualmente gestiscono sul luogo una Casa di accoglienza; nella Chiesa di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza ancora oggi c’è una statua di santa Teresa di Gesù Bambino tra le immagini dell’Amore Misericordioso e Maria Mediatrice-Foederis Arca; vi sarebbero state portate dal movimento dei “Foyers de Charité”, fondato nel 1936 ad opera della mistica laica francese Marthe Robin e del sacerdote Finet.