Vicka, la veggente di Medjugorje racconta il giorno della prima apparizione
Janko:Vicka, è spuntato dunque il giovedì 25 giugno 1981. Voi avete ripreso ciascuno i vostri lavori. Avevate già dimenticato quello che era successo la sera prima?
Vicka:Macché! Si è sognato e parlato solo di quello!
Janko:Vi siete messi d’accordo di lasciare perdere tutto? O altro?
Vicka:È strano; non era possibile lasciar perdere. Noi tre…
Janko:Chi voi tre?
Vicka: Ivanka, Mirjana ed io, ci siamo messe d’accordo di tornare circa alla stessa ora là, dove l’abbiamo vista il giorno prima, pensando: «Se sarà proprio la Madonna, forse verrà ancora».
Janko:E siete andate?
Vicka:È chiaro; circa alla stessa ora. Andammo per la strada non asfaltata e guardavamo lassù, verso il luogo della prima apparizione.
Janko:E avete visto qualcosa?
Vicka:Ma come no! Ad un tratto brillò un lampo improvviso e apparve la Madonna.
Janko:Col bambino?
Vicka:No, no. Questa volta non c’era il bambino.
Janko:E dove con esattezza è apparsa la Madonna?
Vicka:Nello stesso posto del primo giorno.
Janko:Ti ricordi chi l’ha vista per prima, in questa apparizione?
Vicka:Di nuovo Ivanka.
Janko:Ne sei sicura?
Vicka:Certamente. Dopo l’abbiamo vista pure io e Mirjana.
Janko:E questa volta siete andate su verso di lei?
Vicka:Aspetta. Prima di salire, io avevo detto a Maria e al piccolo Jakov che li avrei chiamati, se avessimo visto qualcosa.
Janko:Hai fatto così?
Vicka: Sì. Quando l’abbiamo vista noi tre, io ho detto a Ivanka e Mirjana di aspettare, fino a che non avessi chiamato quei due. Li ho chiamati e loro sono corsi subito dietro di me.
Janko:E poi?
Vicka:Quando ci siamo riuniti tutti, la Madonna ci ha chiamato col gesto della mano. E noi corremmo. Maria e Jakov non l’hanno vista subito, ma sono corsi pure loro.
Janko:Per quale sentiero?
Vicka:Macché sentiero! Li non ce n’è affatto. Noi correvamo su dritti; dritti attraverso quei cespugli spinosi.
Janko:Ma vi è stato possibile?
Vicka:Corremmo come se qualcosa ci portasse. Non c’erano per noi né cespugli; niente. Come se tutto fosse stato di gomma di sassi spugna, di qualcosa che non si può descrivere. Nessuno avrebbe potuto seguirci.
Janko:Mentre correvate, vedevate la Madonna?
Vicka:Come no! Diversamente, come avremmo saputo dove correre? Soltanto Maria e Jakov non l’hanno vista finché non sono arrivati su.
Janko:Allora l’hanno vista pure loro?
Vicka:Si. Prima un po’ confusamente, ma poi sempre più chiaramente.
Janko:Va bene. Ti ricordi chi è arrivato per primo lassù?
Vicka:Per prime siamo arrivate Ivanka ed io. In pratica, quasi tutti insieme.
Janko:Vicka, tu dici che siete corsi su così facilmente, però una volta mi hai detto che Mirjana e Ivanka erano allora quasi svenute.
Vicka:Sì, per un momento. Ma in un attimo tutto è passato.
Janko:Che cosa avete fatto quando siete arrivati lassù?
Vicka:Non te lo saprei spiegare. Eravamo confusi. Avevamo pure paura. Non era facile stare davanti alla Madonna! Con tutto ciò, siamo caduti in ginocchio e abbiamo iniziato a dire qualche preghiera.
Janko:Ti ricordi che preghiere avete detto?
Vicka:Non mi ricordo. Ma sicuramente il Padre nostro, l’Ave Maria, e il Gloria. Altre preghiere non ne sapevamo neppure.
Janko:Una volta mi hai raccontato che il piccolo Jakov è caduto in mezzo a un cespuglio spinoso.
Vicka:Sì, sì. Con tutta quella emozione è caduto. Ho pensato: ah, mio piccolo Jakov, tu non uscirai vivo di qui!
Janko:Invece ne è uscito vivo, come sappiamo.
Vicka:Certo che ne è uscito! Anzi, abbastanza presto. E quando si è sentito libero dalle spine, ripeteva continuamente: «Adesso non mi dispiacerebbe morire, dal momento che ho visto la Madonna». Pensa che non aveva nessun graffio, sebbene fosse caduto in mezzo a quel cespuglio.
Janko:Come mai?
Vicka:Non lo so proprio. Io allora non sapevo come spiegarmelo; adesso però capisco che l’ha protetto la Madonna. E chi altrimenti?
Janko:Come vi è apparsa la Madonna quella volta?
Vicka:Vuoi sapere com’era vestita?
Janko:No, non questo. Penso al suo umore, al suo atteggiamento verso di voi.
Vicka:Era meravigliosa! Sorridente e gioiosa. Ma questo non si può descrivere.
Janko:Vi ha detto qualcosa? Mi riferisco a questo secondo giorno.
Vicka:Sì. Ha pregato con noi.
Janko:Le avete domandato qualcosa?
Vicka:Io no. Ivanka invece sì; ha chiesto di sua madre. Questa poco prima era morta improvvisamente all’ospedale.
Janko:Mi interessa molto. Che cosa le ha chiesto?
Vicka:Ha chiesto come sta sua mamma.
Janko:E la Madonna le ha risposto qualcosa?
Vicka:Certo, certo. Le ha detto che sua mamma sta bene, che è con lei e che essa non se ne deve preoccupare.
Janko:Che intendi dire «con lei»?
Vicka:Ma con la Madonna! Se no, con chi?
Janko:Voi avete sentito quando Ivanka ha domandato questo?
Vicka:Come no? Abbiamo sentito tutti.
Janko:E avete sentito che cosa ha risposto la Madonna?
Vicka:Abbiamo sentito tutti anche questo, eccetto Maria e Jakov.
Janko:E come mai non hanno sentito?
Vicka:Chi lo sa? È stato così e basta.
Janko:A Maria è dispiaciuto questo fatto?
Vicka:Sì, di sicuro; ma che ci poteva fare?
Janko:Va bene, Vicka. Però da tutto questo discorso non capisco che cosa è successo quel giorno a Ivan di Stanko.
Vicka:Ivan stava con noi e ha visto tutto come noi.
Janko:E come mai egli si trovava lì?
Vicka:Ma, come noi! Lui è un ragazzo timido, ma ha guardato cosa facevamo noi, e l’ha fatto anche lui. Quando noi siamo corsi sul Podbrdo, è corso su pure lui
Janko:Bene, Vicka. Tutto questo era incantevole!
Vicka:Non solo incantevole. È una cosa che non si può descrivere. È come se non fossimo più sulla terra. Ci era indifferente tutto il resto: il caldo, i cespugli spinosi e tutta quella confusione di gente. Quando lei è con noi, tutto il resto si dimentica.
Janko:Va bene. Qualcuno di voi ha chiesto qualcosa?
Vicka:L’ho già detto, che Ivanka ha domandato notizie di sua madre.
Janko:Ma qualche altro ha domandato ancora qualcos’altro?
Vicka:Mirjana ha chiesto che ci lasci un segno, perché la gente non chiacchieri su di noi.
Janko:E la Madonna?
Vicka:A Mirjana si è rigirato l’orologio.
Janko:Va bene. Io di questo non parlerei, perché non è chiaro che cosa è successo al riguardo. Piuttosto avete chiesto qualcos’altro?
Vicka:Sì. Le abbiamo chiesto se verrà ancora.
Janko:E lei?
Vicka:Con la testa ha fatto cenno di sì.
Janko:Vicka, tu hai detto, e da qualche parte è stato anche scritto, che hai visto la Madonna in mezzo ad un cespuglio.
Vicka:È vero; avevo detto così. Tu sai che io sono precipitosa. Io l’ho vista attraverso un cespuglio e mi sembrava che lei fosse in mezzo. Lei invece si trovava fra tre cespugli, in una piccola radura. Ma che bisogno c’è che qualcuno si impunti proprio su quello che ho detto… L’importante è se l’ho vista o no.
Janko:Bene, Vicka. Io ho sentito che in tale occasione l’avete pure aspersa con l’acqua santa.
Vicka:No, no. Questo è successo il terzo giorno.
Janko:Ho capito. Quanto tempo siete rimasti con la Madonna?
Vicka:Finché non ci ha detto: «Addio, angeli miei!», ed è andata via.
Janko:D’accordo. Adesso dimmi finalmente: chi ha visto la Madonna quel giorno?
Vicka:Noi sei.
Janko:Quali sei?
Vicka:Ma noi sei! Io, Mirjana, Ivanka; poi Ivan, Maria e Jakov.
Janko:Quale Ivan?
Vicka:Ivan figlio di Stanko. Di ciò abbiamo già parlato un po’.
Janko: esatto, Vicka. Ma c’era qualcun altro con voi?
Vicka:Eravamo almeno una quindicina di persone. Anzi, di più. C’era Mario, Ivan, Marinko… Chi si può ricordare di tutti?
Janko:C’era qualcuno più anziano?
Vicka:C’erano Ivan Ivankovic, Mate Sego ed altri ancora.
Janko:E loro, che cosa hanno raccontato dopo?
Vicka:Hanno detto che là sta succedendo davvero qualcosa. Specialmente quando hanno visto come noi correvamo lassù. Alcuni hanno visto anche il bagliore della luce quando è venuta la Madonna.
Janko:C’erano allora la piccola Milka e Ivan del defunto Jozo? [presenti il primo giorno].
Vicka:No, non c’erano.
Janko:Come mai non c’erano?
Vicka:Che ne so io! A Milka la mamma non ha dato il permesso. È venuta Maria (sua sorella); Milka serviva per qualcosa alla madre. Invece questo Ivan, essendo un po’ più grande di noi [è nato nel 1960], non ha voluto avere nulla a che fare con noi monelli. E così non sono venuti.
Janko:Va bene. Quand’è che siete tornati a casa?
Vicka:Chi prima chi dopo.
Janko:Il vostro Marinko mi ha raccontato che Ivanka al ritorno pianse amaramente.
Vicka:Sì, è vero. Quasi tutte piangevamo, in modo particolare lei. Come non piangere?
Janko:Perché lei in modo particolare?
Vicka:Ma, ti ho già detto che la Madonna le ha parlato di sua madre. E sai com’è: la mamma è mamma.
Janko:Va bene. Voi dite che la Madonna le ha assicurato che sua madre sta con Lei e che si trova bene.
Vicka:È vero. Ma chi non ama la propria madre?