Vicka di Medjugorje: le domande fatte alla Madonna
Janko: Vicka, sappiamo tutti che voi veggenti, fin dall’inizio, vi siete permessi di fare delle domande alla Madonna. E avete continuato a farne fino ad oggi. Potresti ricordarti che cosa le avete domandato più spesso?
Vicka: Ma, le abbiamo domandato di tutto, tutto quello che ci veniva in mente. E poi quello che gli altri ci suggerivano di chiederle.
Janko: Spiegati con più precisione.
Vicka: L’abbiamo già detto che all’inizio chiedevamo chi era lei, che cosa voleva da noi veggenti e dalla gente. Ma chi potrebbe ricordare tutto?
Janko: Va bene, Vicka, ma io non ti lascerò così facilmente in pace.
Vicka: Ne sono convinta. Allora fammi delle domande e se ne sono in grado ti rispondo.
Janko: So che voi veggenti non eravate sempre insieme. Chi a Sarajevo, chi a Visoko e chi ancora a Mostar. Chi può sapere tutti i posti in cui vi siete trovati! E anche chiaro che non domandavate le stesse cose alla Madonna. Perciò da questo momento le risposte che ti chiedo riguardano solo te.
Vicka: Anche quando siamo insieme non domandiamo le stesse cose. Ognuno fa le sue domande, secondo i compiti. Ti ho già detto di chiedermi solo quello che riguarda me; quello che posso e che mi è permesso dirti, te lo dico.
Janko: Va bene. Tu non puoi rispondere a tutto.
Vicka: Sì, questo lo sappiamo tutti. Quante volte anche tu hai fatto alla Madonna delle domande per mezzo mio, ma volevi che lo sapessimo solo noi due. Come se non te lo ricordassi!
Janko: Va bene, Vicka. Questo mi è chiaro. Allora incominciamo.
Vicka: Parla pure; te l’ho già detto.
Janko: Per prima cosa dimmi questo. All’inizio, voi chiedevate spesso se la Madonna vi avrebbe lasciato un segno della sua presenza a Medjugorje.
Vicka: Si, lo sai bene. Va’ pure avanti.
Janko: La Madonna, vi ha risposto subito al riguardo?
Vicka: No. Tu sai sicuramente anche questo, ma ti rispondo lo stesso. Quando glielo chiedevamo, all’inizio lei semplicemente scompariva oppure iniziava a cantare.
Janko: E voi glielo chiedevate di nuovo?
Vicka: Sì, ma non domandavamo solo questo. Quante domande le abbiamo fatto! Tutti ci suggerivano qualcosa da domandare.
Janko: Non proprio tutti!
Vicka: Tutti no. Hai domandato qualcosa anche tu?
Janko: Sì, debbo riconoscerlo.
Vicka: Beh, ecco, vedi! Quando la gente ha cominciato a farlo, molti suggerivano domande: qualcosa per loro personalmente, qualcosa per i loro cari; soprattutto per gli ammalati.
Janko: Una volta mi hai raccontato che la Madonna vi ha detto di non domandarle di tutto.
Vicka: Non una volta sola, ma molte volte. Una volta l’ha detto anche a me personalmente.
Janko: E voi seguitavate a farle domande?
Vicka: Lo sanno tutti: sì, che continuavamo.
Janko: Ma non si irritava la Madonna con questo?
Vicka: Macché! La Madonna non si sa irritare! Te l’ho già detto.
Janko: Certamente ci saranno state domande strambe o poco serie.
Vicka: Certo. Ce n’erano di tutti i generi.
Janko: E la Madonna vi rispondeva?
Vicka: Ti ho già detto di no. Faceva finta di non sentire. Qualche volta incominciava a pregare o a cantare.
Janko: E andavate avanti così?
Vicka: Si, sì. Solo che mentre ci spiegava la sua vita nessuno poteva farle qualche domanda.
Janko: Ve l’ha impedito lei?
Vicka: Sì, ce l’ha detto lei. Ma non c’era nemmeno il tempo per fare delle domande: appena arrivava, ci salutava e incominciava la narrazione. Tu non puoi interromperla per fare delle domande! E appena finiva, continuava a pregare, poi ci salutava e se ne andava. Perciò, quando potevi farle delle domande?
Janko: Forse era un bene per voi. Credo che quelle domande vi avevano già stancato.
Vicka: Si, come no? Prima, lungo il giorno, la gente ti affatica con domande: su, chiedile questo, chiedile quello… Poi ancora dopo l’apparizione: glielo hai chiesto? cosa ti ha risposto? e così via. Non si finiva mai. E non ti puoi neppure ricordare di tutto. Cento pasticci: c’è chi ti scrive un letterone e dentro c’è una sola domanda… Specialmente quando è scritto in cirillico [carattere più difficile da leggere, specie se scritto a mano], o con una calligrafia illeggibile. Si fatica e basta.
Janko: Vi sono arrivate lettere in cirillico?
Vicka: Ma come no! E con una calligrafia orribile. Ad ogni modo, se riuscivo a leggerle, io domandavo proprio alla Madonna quello prima del resto.
Janko: Va bene, Vicka. E così è continuato fino ad oggi.
Vicka: Te l’ho già detto. Quando la Madonna parlava ad uno di noi della sua. vita, allora quello non poteva domandarle niente.
Janko: Questo già lo so. Ma vorrei sapere se c’è stato qualcuno che, con qualche domanda, ha voluto mettervi alla prova o farvi cadere in un tranello.
Vicka: Come se fosse accaduto una volta sola! Qualche volta la Madonna ci ha indicato alcune persone per nome e ci ha detto di non badare alle loro domande, o semplicemente di non rispondere niente. Padre mio, se non avessimo fatto così, chissà dove saremmo andati a finire! Noi siamo ancora ragazzi; e poi ragazzi poco istruiti e inesperti. Comunque, non vorrei fermarmi più su questo argomento.
Janko: D’accordo. E grazie anche per quello che hai già detto. Dimmi piuttosto come la pensi: fino a quando potrete rivolgere delle domande alla Madonna?
Vicka: Finché ce lo permette.
Janko: D’accordo. Grazie ancora una volta.