Anna Maria Taigi e le anime del Purgatorio: le sue straordinarie esperienze
Anna Maria Taigi nacque a Siena nel 1796 e a sei anni suo padre Luigi e la mamma Santa la portarono a Roma in occasione dell’Anno Santo aperto nella primavera del 1775 da Papa Pio VI. Anna Maria andò sposa il 7 gennaio 1790 nella Chiesa di san Marcello, che secondo la tradizione era stata un tempo la villa della grande matrona romana Lucina, dove un tempo si raccoglievano i primi cristiani per le sacre celebrazioni; piú tardi in quel posto si fece una stalla, dove si nascose Papa Marcello durante la persecuzione contro i cristiani. Poi vi fu edificata una grandiosa basilica e fu qui che Anna Maria si inginocchiò accanto allo sposo Domenico davanti all’altare per celebrare il suo matrimonio.
Il decreto per l’introduzione della causa di beatificazione di A. Maria Taigi delinea la grande e pur semplice figura di Madre, di Sposa e di vittima per la salvezza della Chiesa, degli uomini e delle povere anime… Vi si legge: «Essa fu scelta da Dio per condurre a Lui le anime, per diventare una vittima di riparazione, per allontanare gravi sciagure dalla Chiesa e tutto questo per la forza della sua PREGHIERA».
Fra gli straordinari doni e carismi di cui Dio la arricchí è da ricordare che essa vedeva in una specie di palla luminosa avvenimenti passati, presenti e futuri e i segreti dei cuori. Vi conobbe anche con assoluta certezza la sorte dei defunti, come anche la durata e la causa delle loro pene riparatrici in Purgatorio.
Alcuni esempi: Anna Maria Taigi vide un sacerdote di sua conoscenza, che fu salvato, perchè aveva vinto sè stesso sopportando un molesto individuo che continuava a chiedere elemosine! Fu questo un atto di virtù che diede inizio a molte altre grazie e altre opere meritorie.
Essa vide un sacerdote, che per la sua grande attività, per le sue prediche e il suo zelo era molto stimato, che tuttavia fu sottoposto a gravissime pene in Purgatorio, perchè egli aveva cercato di farsi un nome attraverso la sua predicazione, invece che cercarvi la gloria di Dio. Essa vide anche una sua amica che aveva avuto delle illuminazioni celesti e tuttavia fu purificata nel purgatorio perchè non aveva taciuto dei suoi doni speciali.
La beata Anna Maria Taigi vide due anime religiosi in purgatorio dei quali, uno era morto in concetto di santità e l’altro come apprezzatissimo direttore spirituale; ma il primo aveva dato troppa importanza al proprio giudizio e il secondo era stato spesso troppo distratto nel servizio sacerdotale.
Essa vide il conte X, morto da due giorni, il quale nonostante la sua vita sregolata e gaudente fu tuttavia salvato, perchè aveva perdonato a un suo nemico. Dovette però passare in purgatorio tanti anni quanti ne aveva passato nel godimento mondano. Un laico assai noto per le sue virtù o credute tali, fu condannato a un penoso purgatorio, perchè egli aveva sempre adulato le persone altolocate. Essa previde pure la preparazione del catafalco del papa Leone XII. Alcuni anni dopo la morte di questo Papa, avvenuta come essa aveva predetto il 10 febbraio 1829, essa vide l’anima del defunto Papa come un rubino che non era del tutto ancora purificato dalle fiamme.
Anna Maria vide spesso persone ricche, distinte, personaggi insigni di alte cariche ecclesiastiche, sacerdoti, religiosi precipitare con guizzi di fiamme nell’abisso. Anna Maria tacque sempre i loro nomi, e quando un monsignore le fece osservare in proposito che i dannati non hanno più alcun diritto al nostro amore, la beata rispose: «Per i loro parenti e amici che sono ancora in vita sulla terra ne hanno tuttavia diritto»!
Persone povere, umili, semplici come bambini essa le vide andare direttamente in cielo dopo la loro morte; fra queste un povero fratello cappuccino, un novizio gesuita, due sacerdoti missionari. Se veniva a sapere che qualcuno alla sua morte specie se sacerdote lasciava molto denaro, essa scuoteva il capo e diceva: «Ci sono tanti poveri da aiutare, la salvezza per sfruttatori del popolo è difficile da raggiungersi». Durante il funerale di un ricco cardinale, il cardinal Doria, la beata Anna Maria Taigi vide che le centinaia di sante messe, che egli si era lasciato in testamento, non giovarono per niente alla sua anjima, ma tornarono a vantaggio di povere anime abbandonate; l’anima del cardinale ebbe aiuto soltanto molto piú tardi.
Mentre un giorno la beata si stava confessando da Padre Ferdinando dell’ordine dei Trinitari nella Chiesa di san Grisogono a Roma ella gli disse; «Il Generale del vostro Ordine è stato trucidato insieme con i suoi compagni in Spagna da soldati Francesi». Ella descrisse anche con molta chiarezza e particolari i maltrattamenti che i due sacerdoti dovettero subire, però aggiunse: «Le anime dei due martiri le ho viste salire in Cielo». Due mesi dopo lettere dalla Spagna annunziarono la morte dei due sacerdoti Trinitari come lei l’aveva descritta.
Spesso delle povere anime insistevano presso la beata chiedendo insistentemente il suo aiuto, la liberazione di queste anime costò sempre alla beata una grande quantità di sofferenze e di dolori. Per amore delle povere anime la beata si trascinò spesso con grandissimi dolori fino al cimitero per pregare colà sulla tomba dei defunti. In particolare essa pregò per le anime di sacerdoti defunti e dei religiosi!
Mentre un giorno assisteva alla santa messa dei defunti essa ebbe a soffrire indicibili dolori. Durante la messa di ringraziamento che seguì alla messa da requiem, la beata vide «il Gloria» come l’anima del defunto liberata dalla pena dell’aldilà salva volando verso il Cielo. Essa credette di morire dalla gioia durante la sua estasi.
Un pensiero particolare e per noi molto istruttivo fu questo: la beata Anna Maria raccomandava sempre alle anime liberate dal purgatorio con grande insistenza le necessità della Chiesa e soprattutto quelle del Papa!
Ed ora alcuni particolari della vita della beata Anna Maria Taigi tolte dal libretto di Ida Lúthold «Una santa donna e Madre-KanisiusVerlag: Anna Maria andata sposa a Domenico Taigi, come sopra ricordato, ebbe una bambina, Anna Serafina, che però morì presto lasciando un tremendo vuoto nella vita dei due giovani sposi. Per far tacere il grande dolore e l’uno e l’altra cercarono sfogo nei piaceri e nelle vaneglorie umane, ma poi il Signore intervenne Lui…
In uno splendido giorno di primavera, Anna Maria vestita a festa e riccamente adornata si recò a san Pietro al braccio del suo sposo. Sulla porta si incontrarono con un sacerdote, che vestiva l’abito «de Servi di Maria». Anna Maria non lo conosceva, ma un intima voce la spinse ad osservarlo attentamente. I loro sguardi si incontrarono. Fu come se un fulmine le penetrasse nel cuore! Dal canto suo Padre Angelo – questo era il nome del P. Servita – sentì dentro sè una voce che gli diceva: «osserva bene questa donna, un giorno io l’affiderò alla tua guida, Tu devi ricondurla completamente a Me. Essa camminerà nella via della perfezione, perchè io l’ho scelta per la santità».
Ci furono crisi, pentimenti, angoscie, abbandono alle feste e finalmente, nella chiesa di san Marcello, dove era andata sposa a Domenico Taigi, incontrò Padre Angelo dei Serviti, che Dio aveva scelto per guidarla nella nuova vita verso la santità!
Domenico e Maria vissero profondamente la loro vita matrimoniale per 48 anni ed ebbero sette figli.
A 92 anni Domenico Taigi fu chiamato davanti ad alti Prelati per testimoniare sulle virtù della sua defunta sposa, che era morta il 9 giugno 1837 a 68 anni e dieci giorni. Per la prima volta nella storia delle beatificazioni venne chiamato al processo informativo il marito di una sposa che aveva vissuto una vita profondamente pia e santa! Le spoglie di Anna Maria Gianotti Taigi riposano ora come lei aveva sempre desiderato a san Grisogono, nel Santuario delle «Trinitarie» a Roma.
Il Signore aveva donato ad Anna Maria Taigi una grazia rarissima grandiosa, che pochi grandi santi e mistici hanno avuto, come il santo «Bruder Klaus» e l’abate di san Colombano di Scozia, che ebbero una o due volte questa «visione» della «Luce Divina», attraverso un raggio di questo «Sole» essi poterono conoscere immediatamente i misteri della Creazione e della Redenzione e anche conoscere e vedere tutto l’universo. Una cosa simile ebbe la grande Hildegarda di Bingen, che potè conoscere le meraviglie della creazione e delle vicende e delle creature e delle piante e la loro forza medicamentosa … etc.
Anna Maria Taigi potè avere questo «Sole» dal giorno della sua conversione fino alla fine della sua vita, sempre visibile davanti ai suoi occhi. Essa «Luce» le apparve la prima volta nella sua camera da letto dopo che si era flagellata, in una luce velata e fioca. Man mano che essa progrediva nella virtù, questa. «Luce» si faceva sempre più chiara e in breve tempo, come lei stessa afferma, questa Luce divenne più chiara di sette soli uniti e fusi insieme. «Questo Sole» appariva ai suoi occhi nella grandezza del nostro sole. Esso aleggiava continuamente sopra il suo capo, giorno e notte, a casa, per strada, ìn chiesa, «Questo sole» dice il Cardinale Pedicini, «era la Divinità che si era resa particolarmente presente per lei»; Anna Maria sapeva che nel suo «Sole» era presente la divina Sapienza. Spesse volte il Signore l’aveva assicurata che Egli le aveva donato qualche cosa che non aveva fatto normalmente con alcuna persona e che vicino a lei ognuno si sarebbe dovuto inginocchiare – non per lei – ma per adorare Colui che le era sempre accanto!
Bastava che essa alzasse gli occhi per sapere tutto quello che nessuno seppe mai, e tutto questo per 47 anni! Essa – vi vedeva ogni giorno tutto il mondo, gli avvenimenti, i progressi naturali e tutto quanto succedeva, cosa che altrimenti non avrebbe potuto sapere!
«Presente, passato e futuro» erano nel suo «Sole» tutt’uno. Anna Maria viveva con la carne nel mondo contemporaneamente partecipava alla conoscenza dei Beati. Per lei stessa «questo Sole» fu Luce che le permetteva di vedere in sè anche le minime macchie e imperfezioni e le faceva rinnovare il suo dolore, la sua umiltà, la sua preghiera e penitenza. Quanti fiumi di grazie uscirono da questo «Sole» anche a favore di tante altre persone. Anna M. potè convertire innumerevoli peccatori dei quali aveva conosciuto lo stato delle loro anime, attraverso questo «Sole». Molti castighi e tremende punizioni furono evitate a singoli e alla società. Essa potè salvare da macchinazioni e congiure che sconvolgevano quel mondo disgraziato come il nostro di oggi.