Va a Medjugorje e guarisce dall’AIDS
Mi chiamo Tin e voglio testimoniarvi la grandezza di Dio: come Dio è entrato nella mia vita e come l’ha cambiata completamente.
Ho avuto tutto nella vita. Genitori meravigliosi, abbastanza soldi e tutto il mondo che circondava attorno a me. Ho cominciato a rubare già quando avevo 7-8 anni. Ho avuto tutto, ma i furti diventavano sempre più frequenti nella mia vita. Sono diventati i miei fatti di ogni giorno. A 12 anni ho cominciato a fumare la marihuana e in tal momento la mia vita pian piano già ha cominciato di perdere il controllo.
Allora sono venute “le caramelle”, gli anfetamini, LSD e la mia vita è spostata verso l’inferno lastricato certamente con qualche cosa buona (sport, sport universitaria, “bontà” e generosità per i miei amici e conoscenti, ma poco per me). Con 18 anni ho preso LSD, sono andato a casa nel quore della notte, ho svegliato i miei genitori e ho detto a loro che prendo la droga e sono finito a Vrapče per spostarmi dalla mia compagnia per un mese (è stato la mia prima chiamata d’aiuto, ma ancora non l’ho conosciuto Dio, neanche non sapevo che Lui esistesse. Veramente, quando sono tornato a casa dopo un mese, ero cambiato, sono ingrassato un po’, mi ero allontanato dalla mia compagnia e per l’ambiente veramente sono diventato molto, molto migliore. Ciò generalmente noi umani facciamo – passiamo un seminario, preghiamo qualche rosario e pensiamo che tutto è perfetto.
Che ciò è, – ciò. Ma non lo è. Qui non siamo neanche venuti all’inizio. Poi mi sono sposato e ho avuto una moglie meravigliosa, per la qualle adesso so che solo Dio me l’ha mandata. Ho cominciato ad inseguire le cose della vita e correre per le ditte solo per i soldi. Allora il mio Dio sono diventati i soldi, tutto girava verso essi e era importante come arrivare ai soldi. Ho avuto 3 ditte. Una ditta ho avuto a Zrče nell’inferno della droga, divertimento e sesso, di rock’n’roll e così anch’io dopo un certo tempo ho ceduto. Ma adesso ero molto “più intelligente” e con la droga procedevo diversamente. Nesuno sapeva che prendevo le droghe, mentre io le prendevo sempre di più. E ciò pure sono. Ho iniziato a mancare da casa, ma con buoni ragioni e adesso già con una perfetta tecnica del mentire. La mia compagnia erano – usurati, mafiosi, assasini, violenti, spacciatori, makro. Ho avuto un bar a Zagabria dove ballavano le spogliarelliste. Spendevo le giornate con le prostitute con mucchi di cocaina, talvolta anche eroina, giocando a dadi e bevendo nei bar e scendendo negli alberghi in diverse compagnie.
Ho vissuto tutta la vita sulla disgrazia degli altri, guidavo una buona macchina, truffavo, ingannavo e rubbavo – ssopratutto la famiglia, gli amici e tutti gli altri. Ho vissuto la vita di un disgraziato e di un miserabile. Dalla mia bocca usciva solo il male. Bestemmiavo, oddiavo, sparlavo, callunniavo, utillizavo, ero agresivo e misero, ingannavo e rovinavo la mia famiglia dal giorno in giorno, e di ciò nemmeno non ero consapevole. Ma allora è cominciato a saltare qualcosa… I problemi si sono accumullati, ho preso l’AIDS (sepure di ciò ho saputo più tardi), la famiglia ha saputo tutto e allora ho toccato il fondo (e adesso so che per la prima volta ho toccato Dio). Mia mogle non mi ha lasciato, ma ha dato tutto nelle mani di Dio, ha preso il libro delle preghiere, e ha cominciato a pregare. Per la prima volta sono andato alla preghiera in Siget dal padre Smilian Kožul e poco dopo mi sono trovato per Capodanno nella chiesa e non nel mio bar e questi erano i primi segni per me che sono “impazzito” un po’… Dopo un paio di mesi di tentare di cambiarmi, che non mi riusciva proprio, sono finito con l’aiuto di mia mogle in un seminario a Tabor. Allora padre Linić ha detto una frase: “NON PROVARE A CAMBIARTI – MA CAMBIA!” Dopo questa frase qualcosa in me si è spaccato, qualcosa è sparito, qualcosa è caduto, e adesso so anche cosa… La porta della mia vita si è chiusa, e miglaie di altre porte si sono aperte, ma non da sole. Le ha aperte Dio. E proprio questo Dio fa, caro lettore, ciò è tutto il senso della sua esistenza, aprirti tutte le porta, aprirre tutte le entrate e mostrarti tutte le strade che puoi venire da Lui. Certamente se lo vuoi… È la tua decisione.
Dopo questa frase, sono andato a casa e il giorno dopo ho chiuso il bar e tutte le ditte. Mai più dopo di ciò con nessuno della compagnia vecchia non ho bevuto più il caffé. Dio è entrato nella mia vita, e io Glio ho permesso. Non L’ho scacciato, non ho mormorato e non ho provato di capire niente con la mente. Ho lasciato Dio di farlo al posto mio. In tal momento mi ha liberato di tutto, mi ha mostrato tutta la bellezza della vita con Lui. Mi ha dato tutta la gioia e la pace, mi ha liberato dalla dipendenza della vita… Mi ha aperto gli occhi per vedere tutti i suoi doni (mia moglie e figli e il tempo passato con loro). Mi ha dato il senso e l’essenza della mia esistenza. Con il Suo aiuto io adesso non fumo, non bevo, non gioco ai dadi, non prendo la droga, non odio, non bestemmio, non fornico (anche con la mogle quasi un anno vivo nella purità piena e appena in quasta purità ho capito cosa veramente è l’amore, cos’è il senso, cos’è l’essenza, perché il male non possiamo vedere mentre viviamo in esso, e il male è tutto quello che ci porta via dal bene, le nostre cupidige e passioni, i nostri piaceri. La cupidigia e la passione sono solo ciò dove prima vogliamo, compiacere a se stessi, e poi agli altri) non litigo, rispetto i genitori e cerco di essere miglior ogni giorno. Cerco di amare Dio con tutto il mio cuore, lui è l’inizio e la fine di tutto, Lui è la mia essenza. Non vivo più io ma Dio vive in me, e questo non significa che non commetto più i peccati ma che Dio e più forte di ogni peccato, Lui ci pulisce e lava a essi.
E cosa Dio mi ha donato in cambio? Lui ha promesso il Paradiso sulla terra a colui che si da a Lui.
Dopo un certo tempo dove Dio veramente mi ha liberato di tutto, e io mi davo a Lui dal giorno in giorno sempre di più, sono andato a Međjugorje. Come ho pprimerecercato di so la mia malattia (AIDS) così ho dimenticato di averla.
Sono venuto alla Montagna dell’Apparizione e sulla ultima fermata ho sentito il bisogno di accettare questa malattia e ciò ho fatto veramente. Ho cominciato a piangere e ringraziare Dio per tutto ciò che mi ha dato, e pure per questa malattia. Ho preso l’orologio costoso dalla mia mano che certamente era comprato con i soldi maledetti, ho scritto un messaggio a Dio ho detto che Lo amo e Gli credo e ho buttato l’orologio sulla roccia. Ho rinunciato forse – non tanto all’orologio quanto quella parte della vita che giaceva nell’orologio. Mi sono dato a Lui e ho detto che voglio portare a tutti malati la sua luce e la forza della vita che ha dato a me. Sapevo che Dio ha un piano, perché Dio amico mio, veramente ha un piano per ognuno di noi. Ho vissuto veramente su questa montagna qualcosa di miracoloso, qualcosa di particolare…
Alla sera ho chiamato mia moglie, e lei mi ha detto che in quello momento non ha potuto alzare le gambe, non ha potuto muoversi, ed era in alto grado di gravidanza con il secondo bambino e si era spaventata molto. Sapevo cosa è successo e ciò ho testimoniato agli altri quel giorno, sapevo che Dio ha fatto la sua cosa. Con questo che ho testimoniato, ho confessato la mia fede e la fiducia nel mio Dio, CON CIÒ SONO GUARITO. Sono venuto a Zagabria, sono andato a fare il test di nuovo….
Sì… il test è stato – negativo! Mio DIO mi ha dato la nuova vita e io Lo amo con tutto il mio cuore e io ho fiducia in Lui…. E tu amico? Ti fidi in Lui?
Gloria onore a Lui.