Cerca le buone intenzioni: sono voci di Dio
Sono voci di Dio. Egli ci parla col linguaggio della natura: il sole, le stelle, la terra ci parlano della grandezza di Dio; Egli ci manifesta la sua volontà con le prediche, con gli esempi, mediante i superiori, il confessore; ma talora Dio ci parla direttamente al nostro cuore: c’ispira a lasciare il peccato, come fece col figlio prodigo; c’ispira a tendere a una, maggiore perfezione, come fece col giovane del Vangelo; c’ispira opere buone. Non le senti tu queste voci di Dio?
2. Come ascoltarle. Che il Re dei re si degni di parlare famigliarmente con noi suoi servi, non è forse una grande degnazione e una bella grazia? Anzi, non è una bontà grande se, peccatori come siamo. Dio, invece di abbandonarci, ci martella il cuore, ci invita e ci spinge a tornare a Lui? Ascoltiamo le ispirazioni, dicendo con Samuele: Parlate, o Signore; ma più di tutto mettiamole in pratica. Finora le hai ascoltate? e con quale profitto?
3. Pericoli nel disprezzarle. Una grazia disprezzata è un debito di più; è un dispiacere dato a Dio, e quindi un demeritare grazie ulteriori. È un deviare dalla strada retta, per forse non trovarla mai più: è una mancanza di fedeltà al divino servizio, è prova di scarso amore dì Dio! Di quel giovanetto del Vangelo che ispirato e consigliato a lasciar tutto, non lo fece, si dubita se sia salvo… Se tu non curi le tue ispirazioni di far meglio, che sarà di te?
PRATICA. — Ascolta oggi le ispirazioni di Dio, come le ascoltò la Sacra Famiglia che al cenno dell’Angelo fuggì in Egitto con tutta prontezza