Vangelo di oggi 12 Marzo 2020 con commento
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 20,17-28.
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i Dodici e lungo la via disse loro:
«Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte
e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».
San Teodoro Studita (759-826)
monaco a Costantinopoli
Catechesi 1
Servire ed essere graditi a Dio
E’ nostro ruolo e per noi un obbligo fare di voi, secondo le nostre forze, l’oggetto di ogni nostro pensiero, di tutto il nostro zelo, di ogni cura, con la parola e l’azione, con avvisi, incoraggiamenti, esortazioni, incitamento, (…) affinché possiamo in questo modo mettervi al ritmo della volontà divina e orientarvi al fine che ci è proposto: essere graditi a Dio. (…)
Lui che è immortale ha versato spontaneamnete il suo sangue; è stato legato dai soldati, lui che ha creato l’esercito degli angeli; ed è stato trascinato davanti alla giustizia, lui che deve giudicare i vivi e i morti (cfr At 10,42; 2 Tim 4,1); la Verità è stata messa davanti a false testimonianze, è stata calunniata, colpita, coperta di sputi, sospesa al legno della croce; il Signore della gloria (cfr 1 Co 2,8) ha patito tutti gli oltraggi e tutte le sofferenze senza aver bisogno di prove. Come è potuto accadere, se lui, anche in quanto uomo era senza peccato, al contrario, ci strappava alla tirannia del peccato per il quale la morte era entrata nel mondo e si era impadronita con l’inganno del nostro primo padre?
Se quindi subiamo qualche prova, non c’è nulla di sorprendente, poiché questa è la nostra condizione (…). Occorre che anche noi siamo oltraggiati e tentati, e afflitti a causa della nostra volontà. Secondo la definizione dei padri, là c’è effusione di sangue; poiché questo è essere monaco; così dobbiamo conquistare il regno dei cieli imitando il Signore nella vita. (…) Impegnatevi con zelo nel vostro servizio, unico vostro pensiero, lungi dall’essere schiavi degli uomini, voi servite Dio.