Nel nord Italia tanti sacerdoti morti per il Covid-19
Le diocesi italiane che circondano Milano hanno riportato la morte di 30 sacerdoti durante l’epidemia di coronavirus.
Avvenire, il quotidiano italiano di proprietà della conferenza episcopale italiana, attribuisce almeno 28 delle morti di questi sacerdoti a COVID-19, e nota anche altri due casi: quello di p. Guido Mortari, che morì di polmonite prima di poter essere sottoposto a test, e p. Giorgio Bosini, che aveva una grave condizione medica di base.
Tutti i sacerdoti tranne tre avevano più di 70 anni e più della metà aveva più di 80 anni. Il sacerdote più giovane a morire di coronavirus, p. Andrea Avanzini della diocesi di Parma, aveva 54 anni.
Undici dei sacerdoti defunti provengono dalla diocesi di Bergamo, dove almeno altri 15 sacerdoti sono stati ricoverati in ospedale, secondo il vescovo locale
Papa Francesco ha chiamato il vescovo di Bergamo il 18 marzo per esprimere la sua vicinanza ai molti che soffrono nella diocesi.
“Papa Francesco ha promesso che ci porterà nel suo cuore e nelle sue preghiere quotidiane”, ha detto il vescovo di Bergamo Beschi di Bergamo alla sua diocesi in un messaggio video dopo la telefonata.
“Il Santo Padre è stato molto affettuoso, mostrando la sua vicinanza paterna a me, ai sacerdoti, ai malati, a coloro che si prendono cura di loro e di tutta la nostra comunità. Voleva chiedere dettagli sulla situazione che sta vivendo Bergamo, di cui era molto informato “, ha detto il vescovo.
“In particolare, mi ha chiesto di portare la sua vicinanza ai malati e a tutti coloro che in modi diversi stanno facendo eroicamente per il bene degli altri: medici, infermieri, autorità civili e sanitarie, forze dell’ordine”, ha aggiunto.
Bergamo è la diocesi di origine di Papa Giovanni XXIII e il vescovo incoraggia i cattolici locali a pregare San Giovanni XXIII per i malati e per i loro custodi.
Fr. Remo Rota, un sacerdote italiano che ha servito come missionario nella Repubblica Democratica del Congo per 38 anni, è morto il 17 marzo a Bergamo dopo essere risultato positivo al coronavirus. Aveva 77 anni.
Sei sacerdoti sono morti a causa del coronavirus nella diocesi di Parma. Tra loro c’era p. Franco Minardi, che ha servito la stessa parrocchia per 70 anni, e p. Nicola Masi, un missionario saveriani di Parma, che una volta prestò servizio come missionario in Amazzonia.
La diocesi di Piacenza-Bobbio ha riportato la morte di tre sacerdoti, tra cui fratelli gemelli di 87 anni, p. Mario Boselli e p. Giovanni Boselli, morto a meno di un giorno l’uno dall’altro.
Altre diocesi italiane con morte per coronavirus segnalate sono Cremona, Milano, Lodi, Brescia, Casale Monferrato e Tortona.
I funerali privati vengono offerti ai sacerdoti defunti, poiché tutte le cerimonie religiose pubbliche, inclusi matrimoni e funerali, sono state bandite dal governo italiano.
Quasi 3.000 persone sono morte per COVID-19 in Italia in meno di un mese dopo 35.700 persone risultate positive al coronavirus il 18 marzo.