Coronavirus: il decreto “cura Italia” finanzia baby sitter alle famiglie. Modalità di richiesta

L’articolo 23, del decreto #CuraItalia ha previsto per l’anno 2020, a decorrere dal 5 marzo, in conseguenza dei provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, misure di sostegno alle famiglie per l’assistenza e la sorveglianza dei figli di età non superiore ai 12 anni.

In alternativa rispetto allo specifico congedo parentale, è prevista la possibilità di fruizione di un bonus per i servizi di baby-sitting, nel limite massimo complessivo di 600 euro da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo su indicato.

Il bonus viene erogato mediante il Libretto Famiglia di cui all’articolo 54-bis, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50.

Sulla base di quanto ulteriormente previsto all’articolo 25 del medesimo decreto-legge, il bonus spetta per un importo fino a 1.000 euro complessivi, anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, in alternativa al congedo parentale specifico, nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La Circolare Inps relativa ai requisiti dei richiedenti e la modalità di presentazione della domanda.
Sul sito Inps la procedura per effettuare la domanda.

Chiarimenti Inps su bonus asilo nido e cumulabilità con servizi di baby-sitting.
Lo speciale “Sostegno ai lavoratori e garanzia dei redditi” e le relative Faq sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze.

Tratto da governo.it