Tutti i cattivi pensieri sono peccaminosi?
Ogni giorno migliaia di pensieri attraversano le nostre menti. Alcuni non sono particolarmente caritatevoli o giusti, ma sono peccatori?
Ogni volta che recitiamo ” Confesso a Dio Onnipotente …”, ci vengono ricordati quattro tipi di peccato: nel pensiero, nella parola, nell’azione e nell’omissione. Infatti, se la tentazione di solito ci viene dall’esterno, il peccato emerge sempre dal nostro cuore e dalla nostra mente e richiede la nostra acquiescenza e complicità.
Solo i pensieri intenzionali possono essere peccaminosi
Nella sua conversazione con i farisei su ciò che è puro e impuro, Gesù sottolinea che le cose che imbrattano una persona non sono quelle che entrano in noi “ma le cose che escono dalla bocca di una persona, vengono dal cuore, questi lo contaminano . Perché dal cuore nascono pensieri malvagi: omicidio, adulterio, immoralità sessuale, furto, falsa testimonianza, calunnia ”(Matteo 15: 18-19). Anche il discorso della montagna ci mette in guardia di questo (Matteo 5:22 e 28).
Sant’Agostino di Ippona indica che gli uomini che si astengono dalle cattive azioni ma non dai cattivi pensieri purificano la loro carne ma non il loro spirito. Dà un esempio molto grafico di un uomo che brama una donna e in realtà non va a letto con lei, ma lo fa nei suoi pensieri. Anche San Girolamo condivide questa opinione: “Non è la volontà di peccare che manca a quest’uomo, è l’opportunità”.
Esistono due diversi tipi di pensieri. Il più delle volte, non stiamo parlando di pensieri reali nel senso più stretto della parola, ma di cose che attraversano le nostre menti senza che ce ne accorgiamo. Questi pensieri possono portarci alla tentazione, ma la tentazione non è un peccato. Sant’Agostino sottolinea questo: “non si tratta semplicemente di farsi solleticare dalla gioia carnale, ma di acconsentire pienamente alla lussuria ; in modo che l’appetito proibito non sia frenato, ma soddisfatto se si debba dare l’opportunità ”. Solo i pensieri coscienti sono peccaminosi (o virtuosi) – presuppongono il pensiero attivo da parte nostra, accettando un pensiero e sviluppandolo.
Diventare un maestro dei propri pensieri
A questo dobbiamo aggiungere che un treno caotico di “pensiero” è una parte della condizione umana che abbiamo ereditato dalla caduta dell’uomo. Disturba la chiarezza, la serenità e l’intelligenza dei nostri cuori e delle nostre menti. Questo è il motivo per cui dobbiamo assumere pazientemente e con decisione il controllo dei nostri pensieri e desideri. Facciamo in modo che questo versetto della Scrittura di Filippesi 4: 8 sia il nostro principio guida: “Qualunque cosa sia vera, qualunque cosa sia nobile, qualunque cosa sia giusta, qualunque cosa sia pura, qualunque cosa sia adorabile, qualunque cosa sia ammirevole … pensa a queste cose …”