La devozione pratica del giorno: la Madonna del Carmine
1. È un pegno della protezione di Maria. Ogni secolo ebbe prove splendide della bontà di Maria. Nel XII secolo Maria stessa, domandò al B. Simone Stock l’abito del Carmine, mostrò ai suoi figli quale sia la livrea che piace a Lei, e, assicurando a chi l’indossa una protezione particolare, ci diede un pegno nuovo della sua bontà e del suo amore materno. Sei tu devoto di questa santa pratica?
2. Privilegio sabatino. Maria SS., a tutti i figli ascritti al Carmine, promise aiuti nei pericoli, e grazie in abbondanza in vita e in morte. Questa sola promessa, uscita di bocca a Maria e confermata da migliaia di prodigi, vale da sola a renderci cara la devozione del Carmine. Ma di più, la nota ed autentica promessa fatta da lei di liberare quanto prima dalle pene del Purgatorio, dopo morte, chi porta l’abitino, qual fervore non deve conferire a tale devozione!
3. Condizioni della Compagnia del Carmine. 1° Farsi iscrivere nei registri. 2° Portare al collo l’abitino del Carmine. 3° Vivere casti secondo il proprio stato. Ma, per godere del privilegio sabatino, si deve aggiungere la recita dell’Ufficio della Vergine ogni dì, e per chi non sa leggere, astenersi dalle carni il mercoledì e il sabato. Ogni confessore può commutare in altra pia opera l’obbligo dell’Uffizio o dell’astinenza dalle carni. È bene farlo commutare nella Corona alla Vergine, per dirla con doppia devozione.
PRATICA. — Fa una visita a Maria. Pregala di risparmiarti le pene terribili del Purgatorio.