Devozione pratica del giorno: il sacrificio della Santa Messa
1. Valore della santa Messa. Essendo essa la mistica rinnovazione del Sacrifizio di Gesù sulla Croce, ove Egli s’immola e offre nuovamente il prezioso suo Sangue all’Eterno Padre per i nostri peccati, ne segue che la santa Messa è un bene d’un valore infinito, immenso. Tutte le virtù, i meriti, i martirii, gli ossequi d’un milione di mondi, non racchiudono in sé lode, onore e piacere a Dio, come una sola Messa, celebrata da un sacerdote. Ci pensi tu, che vi assisti così male?
2. Stima dei Santi per la santa Messa. S. Tommaso d’Aquino godeva nel sentirla e ancor più nel servirla. Ascoltare la Messa era la delizia di S. Luigi Gonzaga, di S. Stanislao Kostka, di Giovanni Bechmans, del B. Valfrè, del Liguori, che erano avidi di udirne più che potevano. Il Crisostomo ammirava gli Angeli attorno all’Altare; alla santa Messa, dicono i Santi Padri, i cieli s’aprono, gli Angeli stupiscono, l’inferno geme, il Purgatorio s’apre, sulla Chiesa cade una rugiada di grazie. E per te forse la Messa è una noia…
3. Perché non si assiste alla santa Messa? È la preghiera più bella, più efficace; con essa si conquista il Cuore del Padre, e si fa nostra la sua misericordia, dice il Sales. L’anima, nel giorno in cui ascolta la santa Messa, non può perdersi, dicono gli autori. Chi non vi assiste quando può, dice il Bona, è ingrato a Dio, dimentico della salute eterna e languido nella pietà. Esamina se è per noncuranza o per tiepidezza che non intervieni a Messa; e rimediaci.
PRATICA. Ascolta, se puoi, ogni giorno e bene, la S. Messa.