Devozione pratica del giorno: come sopportare le contrarietà
1. È necessario starvi preparato. La vita umana quaggiù non è riposo, ma battaglia continua, militia. Come per il fiore del campo che sboccia sull’aurora, ma non sa cosa l’attende nella giornata, così è per noi. Quanti imprevisti c’incolgono ora per ora, quanti disinganni, quante spine, quanti urti, quante afflizioni e mortificazioni! L’anima prudente si prepara al mattino, si pone nelle mani di Dio e lo prega che l’aiuti. Fallo anche tu mentre preghi, e pregherai più di cuore.
2. Ci vuole coraggio nel sopportare. Il cuore sensibile sente vivamente la contrarietà, ed è cosa naturale; anche Gesù nel vedersi innanzi il calice amaro patì dolore d’agonia, e pregò il Padre a risparmiarglielo se fosse possibile; ma lasciarsi avvilire, affannarsi, mormorare contro Dio e gli uomini che ci contraddicono, è perfettamente inutile, anzi nocivo. È stoltezza secondo la ragione, ma di più è diffidenza secondo la Fede! Coraggio e preghiera.
3. Intrecciamo con esse una corona. Le contrarietà sono uno stimolo continuo alla pratica della pazienza. In esse abbiamo un mezzo continuo per vincere l’amor proprio e il nostro gusto; nella loro molteplicità abbiamo mille occasioni di attestare la nostra fedeltà a Dio; sopportandole tutte per amore suo, divengono tante rose per il cielo. Non ti sgomenti la difficoltà, la grazia è con tè per aiutarti. Pensaci seriamente…
PRATICA. — Oggi sopporta tutto con calma per amore di Dio; tre Salve Regina a Maria.