Devozione pratica del giorno: gli ultimi pensieri della giornata
Questa notte può essere l’ultima. Siamo come l’uccello sul ramo, dice il Sales: il piombo fatale può coglierci ad ogni istante! Dormiva il ricco Epulone, e non si svegliò più; tra i giovani e i vecchi, quante morti improvvise! E sotto tali fulmini, quante cadute nell’Inferno! Ci pensi quando vai a dormire? E puoi dormire tranquillo, con il peccato in cuore, senza un atto di contrizione, e senza proporre di confessarti al più presto?
Raccomandare lo spirito a Dio. Il mondano, nel coricarsi, pensa alle soffici piume su cui s’adagia, agli affari del domani; l’anima fedele, principiato il giorno con Dio, lo finisce con Lui. Il suo primo sospiro fu di dare il cuore a Dio, l’ultimo è di rimettere lo spirito in mano a Dio con le parole di Gesù moribondo : Nelle tue mani, o Signore, raccomando il mio spirito; o con quelle del levita Stefano: Signore Gesù. Ricevi il mio spirito. Ma lo fai tu?
Santificare il sonno. Il dormire, se non vi fosse necessità di ristorare le forze, sarebbe tempo perso. Il sonno assomiglia un po’ alla morte; dormendo, diveniamo inutili per noi e per gli altri. Proponi di dormire solo quel tanto che è necessario; sette, al più otto ore di sonno, dice il moderatissimo Francesco di Sales. Offri il tuo sonno a gloria di Dio, intendendo fare con ogni respiro un atto d’amore di Dio. — Chiedi a te stesso come ti comporti a questo riguardo.
PRATICA. — Recita oggi e ogni sera le tre giaculatorie per invocare Gesù, Giuseppe e Maria.