San Tommaso da Villanova, Santo del giorno per il 10 settembre

(1488-8 settembre 1555)

Storia di San Tommaso da Villanova
San Tommaso era di Castiglia in Spagna e ha ricevuto il suo cognome dalla città in cui è cresciuto. Ha ricevuto un’istruzione superiore presso l’Università di Alcala e lì è diventato un popolare professore di filosofia.

Dopo essersi unito ai frati agostiniani a Salamanca, Tommaso è stato ordinato sacerdote e ha ripreso il suo insegnamento, nonostante una continua distrazione e scarsa memoria. Divenne priore e poi provinciale dei frati, inviando i primi agostiniani nel Nuovo Mondo. Fu nominato dall’imperatore all’arcivescovado di Granada, ma rifiutò. Quando la sede divenne nuovamente vacante, fu costretto ad accettare. Il denaro che il capitolo della cattedrale gli ha dato per arredare la sua casa è stato invece dato a un ospedale. La sua spiegazione è stata che “il nostro Signore sarà servito meglio se i vostri soldi saranno spesi per i poveri dell’ospedale. Cosa vuole un povero frate come me dei mobili? “

Indossava lo stesso abito che aveva ricevuto al noviziato, riparandolo lui stesso. Canonici e domestici si vergognavano di lui, ma non riuscirono a convincerlo a cambiare. Diverse centinaia di poveri venivano alla porta di Tommaso ogni mattina e ricevevano un pasto, vino e denaro. Quando veniva criticato perché a volte veniva sfruttato, rispondeva: “Se ci sono persone che si rifiutano di lavorare, questo è compito del governatore e della polizia. Il mio dovere è assistere e dare sollievo a coloro che vengono alla mia porta “. Accoglieva orfani e pagava i suoi servi per ogni bambino abbandonato che gli portavano. Incoraggiò i ricchi a imitare il suo esempio e ad essere più ricchi in misericordia e carità di quanto non fossero nei beni terreni.

Criticato perché si rifiutava di essere duro o rapido nel correggere i peccatori, Tommaso disse: “Che lui (il lamentatore) chieda se sant’Agostino e san Giovanni Crisostomo usassero anatemi e scomunica per fermare l’ubriachezza e la bestemmia che erano così comuni tra le persone sotto il loro cura.”

Mentre stava morendo, Tommaso ordinò che tutto il denaro che possedeva fosse distribuito ai poveri. I suoi beni materiali dovevano essere dati al rettore del suo collegio. Si stava celebrando la messa in sua presenza quando, dopo la Comunione, esalò l’ultimo respiro, recitando le parole: “Nelle tue mani, Signore, affido il mio spirito”.

Già in vita Tommaso da Villanova era chiamato “l’elemosina” e “il padre dei poveri”. Fu canonizzato nel 1658. La sua festa liturgica è il 22 settembre.

Riflessione
Il professore distratto è una figura comica. Tommaso da Villanova guadagnava risate ancora più derisorie con la sua determinata meschinità e la sua disponibilità a lasciarsi approfittare dei poveri che accorrevano alla sua porta. Metteva in imbarazzo i suoi coetanei, ma Gesù era enormemente soddisfatto di lui. Spesso siamo tentati di guardare la nostra immagine agli occhi degli altri senza prestare sufficiente attenzione a come guardiamo a Cristo. Thomas ci esorta ancora a ripensare alle nostre priorità.