Papa ai confessori: siate padri, fratelli che offrite consolazione, misericordia
Ogni confessore dovrebbe capire che è un peccatore, perdonato da Dio, ed è lì per offrire ai suoi fratelli e sorelle – anche i peccatori – la stessa misericordia divina e il perdono che ha ricevuto, ha detto Papa Francesco.
“L’atteggiamento religioso che emerge da questa comprensione di essere un peccatore perdonato che ogni confessore. Deve avere è pacificamente accogliente (il penitente), accogliente come un padre” farebbe con un sorriso. Uno sguardo pacifico e “offrendo tranquillità”, ha detto il 12 marzo. . “Per favore, non fate che sia un tribunale, un esame scolastico; non ficcate il naso nelle anime degli altri; (siate) padri, fratelli misericordiosi”, ha detto a un gruppo di seminaristi, nuovi sacerdoti e sacerdoti che ascoltano le confessioni nelle maggiori basiliche di Roma.
Il papa ha rivolto il suo intervento nell’aula Paolo VI del Vaticano. Coloro che hanno partecipato a un corso di formazione di una settimana offerto ogni anno dalla Penitenzieria Apostolica. Tribunale vaticano che si occupa di questioni di coscienza e coordina il lavoro dei confessori nelle maggiori basiliche romane. La pandemia ha fatto sì che il corso si tenesse online, il che ha significato che quasi 900 sacerdoti e seminaristi vicini all’ordinazione. Da tutto il mondo hanno potuto prendere parte al corso – più dei soliti 500 quando il corso si tiene in loco a Roma.
Il papa ha rivolto il suo intervento nell’aula Paolo VI del Vaticano
Il papa ha detto che il significato del sacramento della riconciliazione si esprime abbandonandosi all’amore di Dio. Lasciandosi trasformare da quell’amore e condividendo poi quell’amore e quella misericordia con gli altri. “L’esperienza mostra che chi non si abbandona all’amore di Dio finisce, prima o poi, per abbandonarsi all’altro. Finendo ‘nell’abbraccio’ di una mentalità mondana, che porta all’amarezza, alla tristezza e alla solitudine”, ha detto.
Quindi, il primo passo per essere un buon confessore, ha detto il Papa. Capire che un atto di fede si sta svolgendo davanti a lui con il penitente che si abbandona alla misericordia di Dio. “Ogni confessore, quindi, deve poter essere sempre stupito dai propri fratelli e sorelle, i quali, per fede, chiedono perdono a Dio”, ha detto.