In vigore da oggi il Green Pass, servirà anche in Chiesa? LE INFO

In merito alle nuove disposizioni del Governo sul Green pass che scattano oggi, venerdì 6 agosto, la certificazione vaccinale non è richiesta per partecipare alle celebrazioni in chiesa.

Inoltre, il Green pass non è richiesto per le processioni e per chi frequenta i campi estivi. Resta ovviamente in vigore il protocollo sulle “Messe sicure” del maggio 2020. La comunicazione della Diocesi alle parrocchie sulle istruzioni elaborate da Governo e CEI.

In una comunicazione inviata a tutte le parrocchie, il vescovo Ivo Muser e il vicario generale Eugen Runggaldier richiamano le nuove disposizioni, elaborate dal Comitato tecnico scientifico e dai rappresentanti della Conferenza Episcopale Italiana, che riguardo al “Green pass”, in vigore da oggi, specificano in merito alla sua obbligatorietà nel contesto ecclesiastico.

Secondo tali istruzioni, il “Green pass” non è obbligatorio per la partecipazione e per la celebrazione delle diverse funzioni religiose. Inoltre, non è obbligatorio per partecipare alle processioni. Allo stesso modo non è obbligatorio per coloro che frequentano i campi estivi (ad esempio il GREST), anche quando è prevista la consumazione di pasti. Fanno eccezione i campi estivi che invece prevedono un pernottamento: per questa tipologia è necessario il “Green pass”.

DOVE SERVE IL GREEN PASS

In sintesi, il Green pass serve per:

  • bar e ristoranti con consumo al tavolo, al chiuso;
  • spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
  • musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • sagre e fiere, convegni e congressi;
  • centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
  • sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • concorsi pubblici.