4 famiglie Cristiane perseguitate in India, gli hanno anche impedito di bere
Quattro famiglie cristiane sono state vittime di persecuzioni in India, nello stato dell’Orissa. Vivevano nel villaggio di Ladamila. Il 19 settembre scorso sono state violentemente aggredite e poi espulse. Pochi giorni dopo, le loro case sono state incendiate.
Ai Cristiani è stato ordinato questo mese di smettere di usare il pozzo comune perché si sono rifiutati di rinunciare alla loro Fede. Ma le famiglie cristiane hanno continuato ad attingere l’acqua.
Susanta Diggal è una delle vittime di questo attacco. Ha raccontato l’aggressione, come riportato da International Christian Concern.
“Verso le 7:30, la folla ha fatto irruzione nelle nostre case e ha iniziato a picchiarci. C’era una folla davanti a casa nostra ed eravamo davvero spaventati. Siamo corsi nella giungla per salvare le nostre vite. Più tardi, le quattro famiglie fuggite dal villaggio si sono incontrate lì. Abbiamo camminato insieme per evitare qualsiasi problema”.
Sei giorni dopo le loro case sono state incendiate. Le famiglie sono state avvertite che possono tornare al villaggio solo se rinunciano alla loro fede. Oggi i 25 cristiani senzatetto sono stati accolti in un villaggio vicino.
Queste famiglie fanno parte della casta Dalit e appartengono alla comunità cristiana pentecostale, la Jesus Calls Prayer Tower.
Il vescovo John Barwa è arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar. Ha deplorato i “trattamenti discriminatori e crudeli, disumani e degradanti”.
“Dopo ogni sforzo di costruzione della pace, i nostri cristiani subiscono un trattamento discriminatorio e crudele, disumano e degradante. È molto doloroso e anche vergognoso che nulla possa fermare l’aggressione e la vessazione dei cristiani. Puoi parlare con persone che negano ai propri abitanti del villaggio l’acqua da bere? Questo comportamento disumano deve essere immediatamente interrotto e coloro che sono coinvolti in queste azioni crudeli devono essere puniti con fermezza secondo la legge. Questi episodi creano insicurezza e paura tra le persone che sono stigmatizzate e minacciate solo a causa della loro fede in Gesù”.
FONTE: InfoChretienne.com