Il Rosario al collo della giornalista Marina di Nalesso scatena polemiche e aspre critiche
Oggi parliamo di un argomento controverso, la libertà di manifestare la fede a modo proprio. Al centro dei riflettori, Marina di Nalesso, una giornalista che ha visto scatenarsi i social solo per aver indossato un simbolo cristiano, a detta di alcuni, troppo evidente.
A questo proposito non bisognerebbe dimenticare cosa detta la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Secondo tale dichiarazione ogni persona ha il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, e questo include il diritto di manifestare la propria religione o in pubblico o in privato, attraverso l’insegnamento, la pratica, il culto e l’osservanza dei propri riti. Tuttavia, questa libertà è soggetta alle leggi e alle restrizioni ragionevoli necessarie per proteggere la sicurezza pubblica, l’ordine, la salute o la morale pubblica, o i diritti e le libertà degli altri.
I social si scatenano con critiche contro Marina Nalesso
In base a questo come si può condannare una persona per un Rosario? La giornalista, conduttrice del TG2 si è presentata dietro la scrivania del notiziario indossando la corona del Sacro Rosario al collo. Da questo gesto si è scatenato un vespaio di critiche di certo non benevole.
C’è chi collega questo simbolo alla politica, alludendo che la giornalista lo indossasse perché legata al nuovo Governo di Centrodestra. Ipotesi assurda, in quanto il suo gesto non è nuovo, l’ultimo risale agli anni in cui era di sinistra.
C’è chi ha definito il suo gesto esibizionistico, accusando la Rai di non essere laica. Nulla di più lontano dalla realtà. Marina ha spiegato che il Rosario per lei è il più grande simbolo d’amore che esista al mondo, simbolo di colui che ha dato la vita per salvare la nostra.
Parole semplici, di un sentimento puro, senza doppi fini ne scopi. Eppure sono servite a poco. La polemica non accenna a spegnersi. A questo punto ci si chiede: ma davvero siamo arrivati al punto da scambiare un atto d’amore e distorcere la realtà in questo modo?