Il bambino che prega abbracciando la croce commuove il mondo
La purezza dei bambini è qualcosa di straordinario. Non hanno pregiudizi, non sono contaminati dalla malizia del mondo e non sono influenzati da pregiudizi razziali o di altra natura. Sono innocenti e cercano sempre il bene. Oggi volgiamo raccontarvi la storia di un bambino che, con una naturalezza disarmante, abbraccia la croce.
È diventato virale il video di questo bambino, che con le braccia aperte e il sorriso stampato abbraccia Gesù, immerso in uno scenario di guerra. La guerra è la più grande atrocità che l’uomo possa compiere, ma diventa mostruosa se si pensa che in mezzo ad un conflitto inumano, finiscano della anime innocenti.
Il bambino che prega
La preghiera appartiene a tutti, adulti e bambini. Non conosce confini ne limiti di età. È importante che ogni bambino venga incoraggiato a pregare, non solo in chiesa, ma anche a casa e a scuola. Pregare è un gesto che li aiuta a essere in contatto con la loro anima e ad avere un senso di pace e calma. In un mondo così frenetico e caotico, avere un momento di preghiera è essenziale, soprattutto per loro, che non possono comprendere le brutture del mondo che li circonda.
Gli occhi innocenti dei bambini, vedono Gesù e Maria come due persone a cui rivolgersi per chiedere aiuto con il loro piccolo cuore pieno d’amore. Sono proprio loro che ci insegnano che anche nell’atrocità della guerra, chiedere aiuto e protezione a Gesù, sia il gesto più semplice e spontaneo da fare.
Il video che gira su Twitter, mostra questo bambino Ucraino, abbracciare un crocifisso e chiudere gli occhi, come se in quel momento avesse trovato la pace che cercava. I video, pubblicati dal giornalista Sachin Jose sono in realtà 2. In uno il bambino abbraccia la croce, mentre nell’altro recita una preghiera con le mani rivolte verso la chiesa.
Immagini che toccano e il cuore, fanno riflettere e dovrebbero far capire agli adulti che queste creature di Dio meritano un’infanzia e una vita serena, lontana dalle bombe, dalle armi e dalla guerra.