Come comportarsi se siamo oggetto di invidia da parte di altre persone?
In questo articolo vogliamo parlarvi di uno dei 7 peccati capitali, l’invidia, attraverso la risposta di un teologo ad una domanda molto particolare, andiamo a scoprirla.
L’invidia, uno dei 7 peccati capitali è un sentimento distruttivo che può portare a conseguenze devastanti nelle relazioni personali e sociali. Si manifesta come un desiderio incontrollabile di possedere ciò che gli altri hanno, sia materialmente che immaterialmente. Questo sentimento può essere fonte di sofferenza sia per chi ne è vittima che per chi ne è animato, facendo emergere emotivamente una profonda mancanza di autostima e gratitudine.
L’invidia è radicata nella nostra natura umana, poiché spesso ci confrontiamo con gli altri per valutare il nostro status sociale e la nostra felicità. Questo confronto costante può generare sentimenti di inferiorità e insoddisfazione, spingendoci a desiderare ciò che ci manca. Quando l’invidia diventa un tratto dominante della personalità di qualcuno, può creare un ciclo di negatività che impedisce la felicità e l’equilibrio interiore.
Ma perchè l’invidia è così presente nel mondo?
Questa è la domanda posta al teologo e questa è anche la domanda che tutti noi ci poniamo. L’invidia esiste dagli arbori del mondo, da Caino e Abele, fino a Pilato. Un sentimento, un vizio innato nell’uomo, dal quale non ci proteggiamo pensando che non esista. Ma esiste e per questo bisogna sapere come comportarci. Qui ci risponde il teologo.
Il teologo pensa che quando siamo oggetti di invidia, dovremmo assumere un aspetto duplice e armarci di preghiera. Dobbiamo innanzitutto evitare di lasciarci condizionare da questa situazione e vivere nella tranquillità, senza sentirci superiori, restando sempre umili.
Inoltre il teologo consiglia di pregare, per noi stessi e per i nostri cari. La preghiera è l’arma più potente che possediamo, contro ogni tipo di male e maleficio. Pregando anche se l’invidia ci colpisce, saremo sempre protetti dal Signore.