San lorenzo il martire che fece cadere le lacrime dal cielo
La notte di San Lorenzo è collegata alla tradizione delle stelle cadenti che Giovanni Pascoli interpretava come lacrime celesti perché gli uomini non avevano nessun rispetto per la natura.
San Lorenzo è il patrono dei diaconi, i pompieri e i cuochi ed era un giovane diacono della Chiesa di Roma, al servizio del papa Sisto II durante il III secolo. Era molto amato dai fedeli per la sua gentilezza e la sua generosità verso i più bisognosi. Lorenzo aveva una grande passione per il servizio ai poveri e considerava questo lavoro come una forma di adorazione a Dio.
Durante il regno dell’imperatore romano Valeriano, la Chiesa fu soggetta a persecuzioni e i cristiani furono perseguitati in tutto l’Impero. In questo periodo difficile, Lorenzo continuò ad assistere i poveri e a fornire loro cibo e conforto. Si dice che abbia venduto i beni della Chiesa per raccogliere fondi da distribuire ai bisognosi.
Il martirio di San Lorenzo
Un giorno, l’imperatore Valeriano richiese a Lorenzo di consegnare tutti i tesori della Chiesa. Lorenzo, invece, radunò i poveri che aveva aiutato nel corso degli anni e li presentò all’imperatore, dicendogli che questi erano i tesori più preziosi della Chiesa. Questa azione di sfida gli costò la vita.
Dopo aver rifiutato di consegnare i tesori, Lorenzo fu arrestato e condotto davanti a un tribunale. Gli fu data l’opportunità di denunciare la sua fede in cambio della libertà, ma egli rifiutò. Subì quindi terribili torture, tra cui il rogo su una graticola ardente, ma nonostante il dolore intenso, mantenne la sua fede fino alla fine.
Il martirio di San Lorenzo fu così potente che molte leggende hanno circolato su di lui nel corso dei secoli. Una delle più famose narra che, durante la sua esecuzione, Lorenzo gridò “sono arroventato da un lato, voltatemi sull’altro“, che si riferisce alla sua incorruttibilità e alla sua resistenza al fuoco. Si dice che mentre stava chiedendo di essere girato, il cielo si aprì e delle lacrime cominciarono a cadere dal cielo, come segno di dolore per il suo martirio.
l suo corpo è sepolto nella cripta della confessione di san Lorenzo insieme ai santi Stefano e Giustino.