Padre Pio esorta il maggiore Teseo Isani a scappare e cosi gli salvò la vita

Il Maggiore Teseo Isani, un ufficiale dell’Esercito Italiano, era di stanza a Verona durante la Seconda Guerra Mondiale. Spinto da un profondo senso di umanità, decise di nascondere un soldato americano nella sua casa, cercando di salvarlo dai tedeschi che stavano eseguendo dei rastrellamenti. Questa azione di coraggio e solidarietà gli costò la prigionia quando fu scoperto. Fu giudicato e condannato a morte. La data dell’esecuzione era fissata per il 13 dicembre 1943.

guerra

“Scappa, scappa”

Nel giorno destinato, il maggiore Isani era seduto alla tavola, e stava riflettendo sul suo destino imminente. In quel momento, udì una voce che gli sussurrava “Scappa! Scappa!“. Inizialmente, il maggiore pensò di essere impazzito. Ma la voce continuò a replicare, insistendo affinché scappasse. Isani si domandò se fosse suo padre, defunto da tempo, che lo stesse avvertendo del pericolo. La voce si fece sempre più forte finché il maggiore decise di chiedere alla guardia se poteva uscire per prendere una boccata d’aria.

esercito

La risposta della guardia lo sorprese. Senza esitazione, gli permise di uscire dalla stanza. Una volta fuori, il maggiore camminò con passo deciso e si allontanò dall’edificio dove era rinchiuso. La guardia di servizio lo chiamò, minacciando di sparare se non si fermasse, ma il maggiore continuò a procedere senza indugi. La guardia non sparò e Isani continuò a correre tra gli edifici, sentendosi finalmente al sicuro e libero.

frate di Pietralcina

Molti anni dopo, il maggiore Teseo Isani si trovava a Bari, quando sentì parlare del famoso Padre Pio di San Giovanni Rotondo. Mosso dalla curiosità e dal desiderio di ringraziare qualcuno per avergli salvato la vita, si recò nel piccolo paese. Appena arrivato, si presentò a Padre Pio, che lo accolse con un sorriso affettuoso. Durante la confessione, mentre Isani stava per allontanarsi dal confessionale, Padre Pio gli disse improvvisamente: “Scappa! Scappa!“.

Il maggiore si voltò verso il sacerdote con stupore dipinto sul suo volto, riconoscendo in quelle parole la voce che gli aveva salvato la vita anni prima.