Padre Pio il vasaio Michele di Torremaggiore e la prima bilocazione del Santo
Torremaggiore è un comune situato nella provincia di Foggia, in Puglia, dove viveva un uomo di nome Michele che gestiva un forno per la cottura dei vasi di creta. Una sera, il 24 giugno, in occasione della festa di San Giovanni Battista, Michele stava cercando invano di accendere il fuoco nel suo forno per cuocere le ceramiche. Il vento che soffiava in Puglia quel giorno era troppo forte.
Michele, frustrato per la situazione, iniziò a bestemmiare, includendo anche Padre Pio nella sua serie di imprecazioni. In quel momento, entrò un contadino vestito come un mietitore che chiese un po’ di fuoco. Michele, arrabbiato, continuò a bestemmiare perché non era riuscito ad accendere il fuoco per sé stesso da diversi giorni. Il contadino gli chiese un fiammifero per accendere il fuoco e Michele lo respinse dicendogli che non era Padre Pio e non poteva fare miracoli, dato che lui stesso aveva provato tanti fiammiferi senza successo e non voleva essere preso in giro.
Michele incontra Padre Pio
A quel punto, il contadino disse di essere Padre Pio. Il vasaio rimase incredulo mentre il santo accese il fuoco. Poi lo rimproverò per le sue bestemmie e la sua vita viziosa, allontanandosi subito dopo. Michele non ebbe nemmeno la possibilità di ringraziare Padre Pio perché se n’era andato all’improvviso.
Dopo un po’, Michele decise di andare a ringraziare Padre Pio accompagnato da due sacerdoti di Torremaggiore. Sul sagrato, raccontò a Padre Placido dell’incontro con Padre Pio e i sacerdoti sottolinearono che da allora l’uomo non aveva più bestemmiato e si comportava in maniera corretta e giusta. Nel frattempo, il frate di Pietralcina uscì dalla chiesa e l’uomo andò a ringraziarlo. Per tutta risposta ricevette un sorriso e una carezza.
Padre Pio stesso riporta questo episodio durante la terza deposizione con Monsignor Raffaello Rossi il 16 giugno 1921. Monsignor Rossi chiese a Padre Pio di raccontargli qualche fatto specifico riguardante la sua bilocazione.