La vita del noviziato di Padre Pio e le sue regole durissime

Il noviziato è stata una fase fondamentale nella vita di Padre Pio e di tutti coloro che aspiravano a diventare frati cappuccini. Durante questo periodo, i novizi venivano introdotti alla vita religiosa e si preparavano ad abbracciare la regola di San Francesco d’Assisi. La giornata di un novizio iniziava presto al mattino, con la preghiera mattutina e la partecipazione alla messa comunitaria. Dopo la messa, i novizi si dedicavano agli studi religiosi, all’apprendimento della filosofia tomista e alla lettura della Bibbia.

convento

Oltre alla disciplina rigida, uno dei tratti distintivi del noviziato nel convento era il silenzio perpetuo e il totale distacco dalle cose terrene. Anche la più piccola infrazione alle regole veniva punita severamente. Ad esempio, se uno rompeva il silenzio nei tempi proibiti, doveva stendersi a terra con le braccia a forma di croce e recitare cinque Pater Noster e cinque Ave Maria come penitenza.

La vita nel convento era dura e caratterizzata da privazioni. Durante l’inverno, non c’era riscaldamento e faceva molto freddo. Il maestro dei novizi poteva concedere loro di riscaldarsi per breve tempo vicino al fuoco comune, dove c’era un camino acceso costantemente.

Padre Pio

Numerosi erano i digiuni imposti dalla Regola. Si digiunava tutti i venerdì dell’anno, durante il periodo in onore della Madonna dal 30 giugno al 15 agosto, durante l’Avvento dal 2 novembre al 25 dicembre e durante la Quaresima dal mercoledì delle ceneri al venerdì santo.

Durante le vigilia delle festività mariane e dei santi dell’Ordine, i novizi erano obbligati a mangiare per terra, in ginocchio.

La disciplina era così dura che solo due dei quattro frati che iniziarono il noviziato, Fra Pio da Pietrelcina e fra Anastasio da Rojo, riuscirono a resistere e a completarlo.

Ognuno doveva lavare i propri panni nel rannaio, alternando la recita di Ave Maria al suono dei panni battuti nell’acqua e sulla pietra del lavatoio. Anche quando pulivano le latrine, i novizi dovevano recitare il rosario ad alta voce o cantare inni sacri.

Le rigide regole del Noviziato

Gli altri frati del convento indossavano sandali senza calze, mentre i novizi erano sempre a piedi nudi. Durante il sonno, i novizi dovevano dormire sul dorso, vestiti con il saio e con le braccia incrociate sul petto a forma di croce, in modo da respingere meglio gli attacchi del demonio.

Gli indumenti distribuiti nel convento erano di taglie diverse, ma venivano assegnati a caso, proprio per far sì che i giovani religiosi si adattassero a tutte le difficoltà. Così, a una persona di corporatura robusta poteva capitare una camicia piccola e stretta, mentre a una persona magra poteva capitare un camicione enorme.

Padre Tommaso, il maestro dei novizi, probabilmente soffriva di uno stato epilettico non-convulsivo, con periodi di assenza prolungata. Il novizio non poteva iniziare nessuna attività senza la sua benedizione. Poteva accadere che Padre Tommaso entrasse in uno stato di assenza proprio mentre il novizio era in ginocchio pronto a ricevere la sua benedizione. In tal caso, il novizio doveva aspettare, magari per ore, in ginocchio e al freddo, fino a quando Padre Tommaso tornava alla normalità.

Queste rigide regole e le severe privazioni avevano un impatto fisico ed emotivo sui novizi. Padre Pio raccontava di provare dolori intensi al petto e di essere spesso colpito da febbri violente.

Nonostante tutto, molti novizi conservavano dei ricordi dolci e affettuosi di quei primi momenti della loro vita religiosa. Padre Pio Pio, ad esempio, fu per Padre Angelico un istruttore premuroso e affabile che gli insegnò le Regole e le Costituzioni con parole buone e persuasive e che lo sostenne nelle sue prime incertezze sulla propria vocazione.