L’antica usanza dedicata a Santa Caterina, la patrona delle donne che vogliono sposarsi
In questo articolo vogliamo parlarvi della tradizione d’oltreoceano dedicata a Santa Caterina, una giovane ragazza egiziana, martire del IV secolo. Le informazioni sulla sua vita sono poche, ma si narra che durante il governo di Massimino Daia, rifiutò di fare dei sacrifici agli Dei pagani e fu perseguitata.
In giovane età rifiutò anche di sposare l’Imperatore Massenzio, governatore di Egitto e Siria. Caterina si riteneva sposata a Dio e mai avrebbe messo in discussione la sua fede. Questa decisione portò l’imperatore a indignarsi e a condannarla a morte, tramite l’esecuzione su una ruota dentata che avrebbe dovuto straziarle il corpo.
Pare però che questa forma di esecuzione fu rinviata, tanto che morì poi decapitata. Il culto di Santa Caterina è sempre stato vivo e sentito nel tempo e lo possiamo riscontrare anche attraverso i cibi. In suo onore infatti in Sicilia preparano i Panotti, panini fatti con pasta di mandorle e farcitura di cedro, ideati Suore di clausura del Monastero di Santa Caterina a Palermo.
Più a Nord invece l’usanza ha portato a creare le Bamboline, chiamate anche Caterine, biscotti di pasta frolla glassati al cioccolato. Uscendo dall’Italia e dirigendoci in Quebek troviamo le Tirè, delle caramelle morbide legate a una storia particolare.
Come preparare le Tirè, le caramelle in onore di Santa Caterina
Per riallacciarci alla storia bisogna ricordare che Santa Caterina è la patrona delle giovani in cerca di marito. Nel 1653 Marguerite Bourgeoys, una suora della Congrégation de Notre-Dame decise di insegnare alle ragazze della sua scuola a preparare delle caramelle. Da quel giorno rimase l’usanza di preparare caramelle da parte delle ragazze che desideravano trovare un amore.
Ma andiamo a vedere come si preparano queste caramelle che esprimono amore. Gli ingredienti necessari sono: 220 gr di zucchero Cassonade, 14 gr di sciroppo di mais, 165 gr di melassa, 60 ml di acqua 50 gr di burro.
Versate tutti gli ingredienti in una pentola e metteteli sul fuoco fino a quando non avranno raggiunto la temperatura di 126 gradi. A questo punto, spegnete il fuoco e versate l’impasto ottenuto in una pentola precedentemente imburrata. Livellate e lavorate l’impasto tirandolo. Ripiegatelo su sè stesso e tiratelo nuovamente. Continuate così fino a quando l’impasto assumerà un colore dorato. Tagliate con le forbici piccole parti a forma rettangolare e avvolgetele in una carta adatta per conservarle.