Crescere in virtu’ praticando il digiuno e l’astinenza quaresimale
Solitamente, quando si sente parlare di digiuno e astinenza si immaginano pratiche antiche se servivano sopratutto per dimagrire o per regolare il metabolismo. Questi due termini però se associati alla Quaresima cambiano totalmente il loro significato.
La pratica del digiuno non è una dieta, né tantomeno un atto di disprezzo per il corpo. Al contrario, il digiuno cristiano è un esercizio spirituale che aiuta a rafforzare la ragione e a controllare i desideri disordinati. Rinunciare al cibo durante la Quaresima non deve essere visto come un sacrificio per dimagrire o per migliorare l’aspetto fisico, ma come un modo per mettere in pratica la virtù della temperanza e per crescere nell’autodominio.
Molte persone oggi evitano il digiuno e l’astinenza perché considerano queste pratiche come obsolete o inutili. Tuttavia, la Chiesa cattolica ha sempre sottolineato l’importanza del digiuno come mezzo per crescere spiritualmente e per migliorare il proprio rapporto con Dio e con gli altri.
Cosa significa praticare il digiuno Quaresimale
Digiunare durante la Quaresima può aiutare a crescere in virtù e a superare i propri limiti. È un modo per esercitare la propria ragione e per imparare a controllare i propri desideri, in modo da diventare persone migliori e più virtuose. Inoltre, il digiuno può avere un impatto positivo sulla società, perché una persona più virtuosa è anche più incline a fare il bene e a contribuire al bene comune.
Quindi, la prossima volta che arriva il periodo quaresimale, non sottovalutare il valore del digiuno e dell’astinenza. Prendete l’esempio di Emily Stimpson-Chapman, una donna che sconfitto il mostro dell’anoressia si convertì al Cattolicesimo e si dedicò al suo primo fioretto quaresimale. Mettetevi alla prova, perché quaranta giorni di sacrificio possono portare a una crescita spirituale e a un cambiamento positivo nella vostra vita e nel mondo circostante.
Ci teniamo a sottolineare che Emily Chapman è una donna che soffriva di anoressia e aveva sconfitto il suo mostro interiore ben 6 anni prima di praticare il digiuno quaresimale. Se avete sofferto di disturbi alimentari, sarebbe meglio andarci molto cauti prima di sottoporsi a rinunce alimentari rigide la scelta necessita come minimo di essere vagliata con molta attenzione in compagnia del proprio medico o terapeuta.