La preghiera che teme di più il demonio. Risponde Padre Candido
In passato don Gabriele Amorth ci ha parlato più volte del dramma unico di una posseduta, Giovanna, raccomandandola alle nostre preghiere. «Giovanna – scrive il fratello missionario, p. Ernesto, non è ancora liberata é soffre sempre di più. Su di lei si scagliano ininterrottamente, gli strali del nemico di Dio… Vogliamo aiutare questa sorella crocifissa che paga – specialmente per i sacerdoti? (“Me né ha strappati, tanti, ed è per questo che è la mia disperazione ha confessato satana). Ma in che maniera possiamo aiutarla? Soprattutto – con la S.Messa – e il Rosario, possibilmente intero e recitato in comune…».
Ecco che cosa accadde, durante un esorcismo condotto da p. Candido,, il famoso esorcista di Roma: “Stavamo pregando, il Rosario quando; presa da satana Giovanna mi strappa la corona facendola a pezzi, sibilando: “Voi. e, la, vostra devozione, da vecchiette!” Allora p. Candido le mette al collo una grande corona ma Giovanna non la può sopportare e torce collo e testa in tutte le direzioni, ansimando furiosamente: “Come.. mai, hai paura della devozione delle vecchiette?”. Lo sfida p.Candido. Satana risponde: gridando: “Mi vince”. Il Padre incalza: “Poiché hai osato offendere il Rosario di Maria, ora devi tesserne le lodi. In nome di Dio, rispondi: “E’ potente il Rosario?” Risposta: “E’ potente nella misura in cui si recita bene”. “Come si fa a recitarlo bene?”
R. “Bisogna saper contemplare”
“Cos’è.’contemplare?”
R “Contemplare è adorare”.
“Ma Maria non si può adorare!”
R. “E’ vero, si, ma è adorabile (?!)”.
E prendendo con grazia;tra,le dita, un grano della corona dice:
“Ogni grano è una luce, bisogna dirlo così bene che nemmeno una stilla di questa luce vada perduta”.
Strano predicatore che contro voglia e contro, se stesso, ha dovuta ammettere la potenza del Rosario!».