Al momento dell’addio e del distacco dei macchinari la piccola Bella torna a vivere

Dire addio al proprio figlio è uno dei momenti più difficili e dolorosi che un genitore può affrontare nella vita. È un evento che nessuno vorrebbe mai sperimentare, ma purtroppo la vita ci pone di fronte a situazioni tragiche e imprevedibili. Per i genitori di Bella Moore-Williams purtroppo quel tragico momento sembrava essere arrivato.

I medici aveva decretato che per la bambina di soli un anno e mezzo, attaccata ad un respiratore, era giunto il momento di staccare la spina.

Tutto ebbe inizio quando Lee e Francesca si accorsero che la loro piccola cominciava a perdere ciuffi di capelli. Allarmati si rivolsero ai medici che li tranquillizzarono dicendogli che si trattava di una condizione asmatica. I genitori rimasero perplessi da quel referto ma decisero di partire per una vacanza. Una volta in Spagna però, le condizioni della piccola si aggravarono.

La bambina era priva di forze e aveva perso conoscenza. Rientrarono immediatamente negli Stati Uniti e portarono la piccola in ospedale. I medici la ricoverarono e la attaccarono ad un respiratore. Dopo una serie di esami e accertamenti i medici arrivarono alla conclusione che Bella aveva grandi anomalie in entrambi gli emisferi del cervello.

La diagnosi gli piovve in testa come una doccia gelata, mentre i medici decidevano di staccare la spina per porre fine alle sofferenze della piccola. Nel momento dell’addio però successe qualcosa di veramente incredibile.

Bella ricomincia a respirare

I medici staccarono il ventilatore ma la bambina, che non aveva nessuna intenzione di abbandonare la vita terrena cominciò a respirare da sola. Bella da quel momento ha ripreso a vivere sotto gli occhi increduli di tutti. Successivamente, con ricerche più approfondite si è arrivati alla scoperta che Bella era affetta da  una malattia genetica rara causata dalla carenza di Biotinidasi, un enzima che compromette la crescita e la salute della persona malata.

Dopo la scoperta Bella ha cominciato a seguire la sua terapia farmaceutica e oggi nonostante le difficoltà è tornata a sorridere, accompagnata sempre dall’amore dei suoi genitori.