Altri cristiani massacrati in Nigeria dagli estremisti islamici
Alla fine del luglio scorso gli estremisti islamici Fulani hanno nuovamente attaccato le comunità cristiane in Nigeria.
Gli attacchi sono avvenuti nella zona del governo locale di Bassa, nello Stato di Plateau, nella Nigeria centrale. I Fulani hanno distrutto i raccolti, dato fuoco agli edifici e sparato indiscriminatamente alle persone nei villaggi cristiani.
Edward Egbuka, commissario della polizia di stato, ha detto ai giornalisti:
“Jebbu Miango ha subito attacchi sabato sera 31 luglio, in cui 5 persone sono state uccise e circa 85 case sono state bruciate”. Ma altri villaggi sono stati presi di mira dagli estremisti Fulani.
La senatrice Hezekia Dimka ha dichiarato al Daily Post (quotidiano nazionale nigeriano): “Secondo i rapporti, più di 10 persone sono state massacrate, le loro case e i terreni agricoli saccheggiati”.
Un portavoce della tribù dei Miango, Davidson Mallison, ha spiegato a Porte Aperte: “C’erano più di 500 persone che hanno dato fuoco alle case, da Zanwhra a Kpatenvie, nel distretto di Jebu Miango. Hanno distrutto diversi terreni agricoli. Hanno portato via gli animali domestici e gli averi degli abitanti. Mentre vi parlo, le persone di questa comunità sono fuggite”.
E ancora: “Uno dei nostri contatti sul campo che vive nella cittadina di Miango ha indicato che la situazione è stata messa sotto controllo domenica 1 agosto, ma con molte perdite tra gli indigeni (principalmente cristiani). La maggior parte delle loro case sono state incendiate… Anche i terreni agricoli con i raccolti sono stati distrutti”.
Le violenze si sono poi estese ai distretti di Riyom e Barkin Ladi, sempre nello stato di Plateau.
Né il senatore Dimka né il commissario della polizia di stato hanno chiarito chi fosse il responsabile degli attacchi. Tuttavia, il presidente nazionale dell’Associazione per lo sviluppo, Ezekiel Bini, ha dichiarato al quotidiano The Punch: “I pastori Fulani hanno attaccato di nuovo la nostra gente la scorsa notte. Questo attacco è particolarmente devastante”.