Appiccano il fuoco alla Madonna di Capocolonna in Calabria ma le fiamme non bruciano l’immagine
La Madonna di Capocolonna è un’icona sacra di straordinaria importanza situata nella chiesa di Santa Maria di Capocolonna, vicino al comune di Crotone, in Calabria.
La leggenda narra che durante l’invasione dei turchi nel XVI secolo, questi barbari saccheggiarono la chiesa di Capocolonna cercando di distruggere qualsiasi cosa di valore. Nel loro atteggiamento violento e crudele, posero la loro attenzione anche sull’icona sacra della Madonna, cercando di bruciarla e distruggerla insieme al resto della chiesa.
La leggenda dell’effige miracolosa
Tuttavia si accorsero di qualcosa di davvero straordinario. Dopo 3 ore in cui era stata avvolta dalle fiamme, la tela non sono non era stata scalfita, ma era diventata vivida, avvolta da una luce intensa. A quel punto decisero di portarla con loro su una galea che faceva rotta per la foce del Neto. Qui nonostante lo sforzo dei rematori, la galea rimaneva immobile nell’acqua. I turchi presero così la tela e la gettarono in acqua e l’imbarcazione cominciò finalmente a muoversi.
La tela gettata in acqua approda presso l‘Irto di Capo Nao, dove viene recuperata da un pescatore che la porta a casa e la nasconde in una cassapanca. Solo alla sua morte, l’uomo svelò il segreto del ritrovamento. Nel 1638 quando i Turchi erano in procinto di assediare nuovamente la città, i cittadini si strinsero intorno all’immagine sacra. I Turchi, quando incrociarono di nuovo l’effige miracolosa della Vergine, corsero via terrorizzati.
Nel 1749, il vescovo di Crotone, Monsignor Costa, decise di laminare in argento la tela del dipinto per dargli maggior risalto. Quando nel 1832, il terremoto seminò distruzione in tutta la Calabria, la città di Crotone rimane illesa. La Madonna aveva protetto la città.
Oggi, la Madonna di Capocolonna continua ad essere venerata dai fedeli e considerata uno dei tesori più importanti della chiesa. Ogni anno, migliaia di persone si recano a Santa Maria di Capocolonna per pregare e offrire doni alla Madre di Dio, nella speranza di ottenere la sua benedizione e la sua protezione.