Atto eroico di carità per le anime del Purgatorio
Questo Atto eroico di carità a vantaggio delle Anime del Purgatorio consiste in una spontanea offerta, che fa il fedele a Sua Divina Maestà, di tutte le sue opere soddisfattorie (riparazione di offesa, danno o similari…) in vita, e di tutti i suffragi che può egli avere dopo morte, a vantaggio delle sante Anime del Purgatorio.
Fu questo Atto approvato dal sommo Pontefice Gregorio XV, quando, con sua Bolla Pastoris Aeterni, approvò l’istituto del Consorzio dei Fratelli, fondato dal Ven. P. Domenico di Gesù Maria, Carmelitano Scalzo, in cui, tra gli altri pii esercizii a pro dei defunti, vi è quello di offrire e consacrare a loro suffragio la parte satisfattoria delle proprie opere. In séguito, questa pia pratica venne diffusa con ammirabile successo dal Padre D. Giuseppe Gaspare Oliden Teatino, il quale suggerì inoltre di rimettere nelle mani della Santissima Vergine queste opere e suffragi, aflînchè ne sia la distributrice a favore di quelle sante Anime che Ella vuole più presto liberare dalle pene del Purgatorio. Con tale offerta per altro non si cede che il frutto speciale e personale di ciascuno, talchè ai Sacerdoti non viene impedito di applicare la Santa Messa secondo la intenzione di quelli che loro diedero l’elemosina; né ai fedeli vien tolta la libertà di potere offrire, quando vogliono, le loro opere buone al Signore per qualche fine speciale; ad esempio, per impetrare grazie o rendere grazie per favori ottenuti.
Questo Atto eroico di carità fu arricchito di molti favori, con Decreto del 23 agosto 1728, dal Sommo Pontefice Benedetto XIII, confermati poi da Papa Pio VII il 12 dicembre 1788; i quali favori furono quindi dal Sommo Pontefice Pio IX, con Decreto della Sacra Congregazione delle Indulgenze del 10 settembre 1852, specificati nel modo seguente:
I. I Sacerdoti che avranno fatto la detta offerta potranno godere, in tutti i giorni, l’indulto dell’Altare privilegiato personale.
II. Tutti i fedeli che avranno fatto la stessa offerta possono lucrare:
Indulgenza Plenaria applicabile solamente ai Defunti ìn qualunque giorno facciano la Santa Comunione, purchè visitino una Chiesa o pubblico Oratorio, ed ivi preghino per qualche spazio di tempo secondo la intenzione del Sommo Pontefice.
III. Similmente potranno lucrare Indulgenza Plenaria tutti i lunedì dell’anno ascoltando la Santa Messa in suffragio delle Anime del Purgatorio, ed adempiendo le altre condizioni summenzionate.
IV. Tutte le Indulgenze che sono concesse o che si concederanno in appresso, le quali si lucrano dai fedeli che hanno fatto questa offerta, possono applicarsi alle Anime del Purgatorio.
Finalmente lo stesso Sommo Pontefice Pio IX, avendo in vista quei giovanetti che ancora
non si comunicano, e così pure gl’infermì, i cronici, i vecchi, i contadini, i carcerati ed altre persone che non possono comunicarsi, o non possono ascoltare la Santa Messa nel lunedì, concesse che sia valevole quella che ascolteranno nella Domenica: e per quei fedeli che ancora non si comunicano, o sono impediti di potersi comunicare, ha rimesso all’arbitrio dei rispettivi Ordinarii di autorizzare i confessori per la commutazione delle opere.
Si avverte infine che, sebbene questo Atto eroico di carità venga indicato, in alcuni foglietti stampati, col nome di Voto eroico di carità, e venga nei medesimi espressa anche una formula di tale offerta, pure non si intende questo voto fatto in modo che obblighi sotto peccato; come pure non è necessario di pronunziare l’indicata formula o un’altra qualsiasi, bastando l’obbligazione fatta col cuore per essere partecipi delle indicate Indulgenze e privilegi.
OFFERTA DI TUTTE LE BUONE OPERE in vantaggio delle Anime Purganti.
Per vostra maggior gloria, o mio Dio, Uno nell’essenza e Trino nelle Persone, e per imitare più dappresso il dolcissimo nostro Redentore Gesù Cristo, come pure per mostrare la mia sincera servitù verso la Madre di misericordia Maria santissima, che è Madre anche delle povere Anime del Purgatorio, io propongo di cooperare alla redenzione e libertà di quelle Anime prigioniere, debitrici ancora verso la divina giustizia delle pene dovute ai loro peccati: e, nel modo che posso lecitamente (senza obbligarmi però sotto peccato alcuno), vi prometto di buon cuore e vi offro il mio spontaneo voto di volere liberare dal Purgatorio tutte le Anime che Maria santissima vuol liberare; e però nelle mani di questa Madre piissima pongo tutte le mie opere soddisfattorie, e quelle da altri a me applicate, si in vita come in morte, e dopo il mio passaggio all’eternità.
Vi prego, o mio Dio, a voler accettare e confermare questa mia offerta, siccome io ve la rinnovo e confermo ad onor vostro, e per la salute dell’anima mia.
Che se per avventura le mie opere soddisfattorie non bastassero a pagare tutti i debiti di quelle Anime, cui la Vergine santissima vuol liberare, ed i miei proprii debiti per le mie colpe, che odio e detesto di vero cuore, mi offro, o Signore, a pagarvi, se a Voi così piacerà, nelle pene del Purgatorio quello che manca, abbandonandomi del resto fra le braccia della vostra misericordia, e tra quelle della dolcissima mia Madre Maria. Di questa mia offerta e protesta voglio testimonii tutti i Beati del Cielo, e la Chiesa tutta militante e la penante nel Purgatorio. Così sia.
ALTRA FORMULA PIù BREVE PER L’ATTO EROICO.
Io N. N., in unione ai meriti di Gesù e di Maria, depongo nelle mani di Maria santissima e vi offro, mio Dio, per le Anime del Purgatorio, la parte satisfattoria di tutte le buone opere che farò nel corso di mia vita, e che altri potrà applicare per me in vita e dopo morte. E ciò per vostra maggior gloria, per imitare l’esempio vostro, o Gesù mio, che tutto Voi deste per le anime; e per accrescere in Cielo il numero dei vostri adoratori eterni e dei glorificatori della Madre vostra, che intercedano per me.
VANTAGGI E PREGI DELL’ATTO EROICO.
Ah! come è vero, che la carità è la chiave, che apre a noi e agli altri la porta del Cielo! Questo voto è destinato, come dice il santo Padre Pio IX nel suo bellissimo Breve dato il 20 novembre 1854, a portare alle Anime purganti il maggior conforto, che mai si possa dar loro dagli uomini. Perchè mentre le altre devozioni, preghiere, sante Messe, elemosine, Indulgenze, ecc., sono per esse come goccie o ruscelletti di acqua fresca, che cadono di tempo in tempo sulle fiamme del Purgatorio, l’Atto eroico le riunisce tutte, scorrendo continuamente, a guisa di un fonte perenne o di un gran fiume, nel Purgatorio, vita nostra durante ed anche dopo. L’Atto eroico non toglie che dobbiamo continuare a far per le Anime purganti tutti i suffragi, che possiamo; ma raddoppia il merito di essi, e raccoglie, come fa una diligente spigolatrice, anche tutte le spighe dei meriti, a cui spesso non si bada. Oh ! i bei manipoli, che si possono mandare in un giorno al Purgatorio, o, per meglio dire, al Paradiso, da chi, avendolo emesso, vive santamente occupato in tali suffragi!
Ma non basta; piove altresì sopra quelle Anime, assetate dal fuoco che le strugge, un’altra rugiada continua, e questa è il merito soddisfattorio di tutto il bene che voi farete, anche senza pensare in quel momento, ne rinnovar sempre l’intenzione, che ciò sia per le Anime purganti. Il vostro sudore nel lavorare nella vigna del Signore, nell’assistere malati, aiutare miserabili, ecc., ristora le povere Anime; le vostre elemosine ai poveri diminuiscono l’estrema loro penuria; i vostri dolori raddolciscono le loro pene; se voi soffrite con pazienza gli affronti, esse si sentono consolate; e le vostre penitenze le avvicinano alle gioie ed ai gaudii del Paradiso. Quanto prezioso è dunque questo voto, ossia Atto eroico! Già l’ho detto, chi ha fatto questo voto acquista: I.° ad ogni Comunione, II.° ogni lunedì, nell’ascoltare la Santa Messa, una Indulgenza Plenaria per i Defunti. In tal modo, senza addossarci molti obblighi particolari, possiamo donare ad essi cento volte più di prima che avessimo fatto un tale atto. Procuriamo dunque di starcene in grazia di Dio, e di far costantemente delle buone opere.
Inoltre le nostre preghiere per tale via passano per le mani di Maria santissima. E per le mani benedette di Maria Vergine i suffragi vanno molto più sicuri, e allo stesso tempo aumentano di valore; perchè la Madonna santissima unisce i suoi sommi meriti ai nostri sforzi meschini. Di più, noi siamo soggetti a dimenticarci di certe Anime e di altre non sappiamo i bisogni. Dopo questa offerta però, colla quale facciamo la Madonna, nostra amministratrice, Essa farà tutte le cose per noi nel miglior modo possibile; non si dimenticherà di nessuno, adempiendo Essa tutti i nostri doveri verso le Anime sante del Purgatorio.
Per tale maniera l’Atto eroico rende le Indulgenze tutte applicabili ai Defunti, e ci leva il peso di dover sempre rinnovare l’intenzione d’acquistare Indulgenze per le Anime purganti. Chi vive cristianamente può guadagnare senza paragone maggiori Indulgenze di quelle onde abbisogni per se. Ora questo voto fa si che nessuna Indulgenza vada perduta, perchè tutte vengono applicate, e fruttano alle povere Anime del Purgatorio. Quanti vantaggi!
Anche a noi stessi quest’Atto procura straordinarii vantaggi. Difatti: Io ogni volta che facciamo un’opera buona, rinunziamo, è vero, al merito soddisfattorio, ma nelle stesso tempo aggiungiamo all’opera un nuovo grado di virtù, coll’Atto di carità che si fa alle Anime purganti; e così noi stessi guadagnamo un merito reale che non può esserci tolto.
Siccome poi il cedere la soddisfazione per le pene del Purgatorio è un bene temporale, ed il merito che perciò si acquista verso Iddio, rende degni d’un nuovo grado di ricompensa eterna, così con tale cessione d’un minor bene acquistiamo un bene maggiore, cioè, per un bene limitato un bene infinito. Che cambio vantaggioso!
In secondo luogo l’Atto eroico, nella sua essenza, è una nuova forma del consiglio evangelico della povertà volontaria, ma in grado più sublime. Gesù aveva detto: “Se vuoi essere perfetto va, vendi tutto quello, che hai, dàllo ai poveri e poi vieni a seguirmi”. Ora così fanno tutti quelli che emettono questo Atto eroico, in attesa di questi beni spirituali, che dalle anime pie sono stimati mille volte più pregevoli dei beni temporali.
Terzo vantaggio: la carità è il vincolo della perfezione: ora l’anima di questo Atto è appunto la carità. Dunque questa espropriazione ci farà necessariamente progredire nella perfezione cristiana. La frequente memoria delle Anime del Purgatorio ci darà il santo timore del peccato, ci distaccherà dal mondo, ci spronerà alle buone opere, e ci accenderà nel cuore l’amore di Dio, e il dolore di averlo offeso. Ci guarderemo maggiormente dai peccati veniali, pensando che quelle Anime soffrono tanto anche per piccoli peccati ed imperfezioni. Rinunzieremo ancora più facilmente a tutti gli attacchi disordinati dei beni di questa terra, al desiderio di piacere alle genti, di essere amati, se mireremo spesso coll’occhio dell’anima laggiù nelle caverne sotterranee il fuoco del Purgatorio; ed in esso tanti ricchi e dotti del mondo nella più squallida miseria; tanti eleganti, abbandonati in preda ai loro dolori; e pensando che ben presto saremo noi stessi fra quegli strazii e tormenti, cercheremo di renderli minori e più brevi, coll’esercizio della arità verso i Defunti, e delle altre cristiane virtù.
Per le Anime del Purgatorio è passato il tempo dei meriti!… pagano a contanti, e senza meritare nulla colla loro pazienza e col loro amore di Dio, che è pure ardentissimo. Questa considerazione ci animi a profittare del tempo incerto di questa vita, per fare buone opere, per liberare quelle Anime dai tormenti, e per radunare a noi stessi dei meriti, prima che ci colga la notte, secondo le parole di Gesù Cristo: “Camminate, finchè avete la luce, prima che vi colgano le tenebre, in cui non potrete più operare!”
Riflettete, inoltre, che se un tale spropriamento fa progredire nella perfezione, ci apporta però insieme grazie speciali, perchè noi con questo Atto rendiamo a Dio uno speciale onore, soddisfacendo alla sua giustizia per le Anime Purganti, che così volano più presto ad aumentare il numero dei beati cittadini del Cielo. Di più mostriamo l’illimitata nostra fiducia in Dio, imperocchè ci gettiamo ciecamente nelle braccia della sua misericordia; atto, che il Cuor di Gesù non ti lascierà mai senza gran premio.
Anche a Maria santissima si rende con ciò un omaggio, come a Regina e Madre delle Anime del Purgatorio, ed Essa ben se ne ricorderà quando saremo entrati in quel luogo di pene a scontare le nostre colpe.
Quale poi sia la ricompensa delle Anime del Purgatorio, ce lo dice santa Brigida la quale udì un giorno la voce di molte Anime Purganti che gridavano: “O Dio! ricompensa coloro che ci porgono aiuto nelle nostre pene”. E alla fine udì una voce più forte che gridava: “O Signore Iddio, concedi il centuplo colla tua incomparabile onnipotenza a tutti quelli che colle loro buone opere sollecitano il momento in cui potremo vedere la tua faccia”. Difatti molti Santi e pie persone assicurano d’aver ottenuto molte grazie mediante l’intercessione delle Anime penanti; perchè, sebbene non possano ottener nulla per loro, però alcuni santi Padri (e lo stesso dice santa Brigida), opinano che per gli altri possano pregare, perchè sono anime in grazia e amiche di Dio.
Ah sì! sono esse quelle amiche fedeli delle quali dice lo Spirito Santo: “Nessuna cosa è da paragonarsi all’amico fedele, e non è degna una massa d’oro e d’argento di essere messa in bilancia colla bontà della fede di lui. L’amico fedele è balsamo di vita e d’immortalità, e quelli che temono il Signore lo troveranno”.
Dunque stiamo di buon animo, nè temiamo punto, che per questo Voto, ossia Atto, ci convenga poi di stare più lungo tempo nel Purgatorio. Che se anche fosse così, il Padre Montfort, gran promotore di questa devozione, ci dice: «Mille Purgatorii sono una cosa da non valutarsi, in paragone di un solo grado di maggior gloria, che si ottenga con questo Atto». Il fuoco del Purgatorio finisce presto, ma il grado maggiore di gloria acquistato non finirà in eterno.