Carlo Acutis: dall’informatica al cielo
Carlo Acutis: dall’informatica al cielo. Chi era Carlo Acutis? Classe 1991, nasce da una famiglia benestante, lui non perde la sua umiltà e non rinuncia mai a testimoniare la fede di Dio. All’età di sette in via straordinaria chiede fare la prima comunione per stare più vicino a Dio.
Il venerabile Carlo Acutis, un adolescente italiano e programmatore di computer morto nel 2006, è stato beatificato il 10 ottobre ad Assisi. Morto di leucemia a 15 anni, ha offerto la sua sofferenza per il papa e per la Chiesa. . “La gioia che abbiamo tanto atteso ha finalmente una data”, ha detto in un comunicato il 13 giugno l’arcivescovo Domenico Sorrentino di Assisi. Acutis è attualmente sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Assisi.
Nel maggio 2019, la madre di Acutis, Antonia Salzano, ha detto alla redazione di CNA: “Gesù era il centro della sua giornata”. Ha detto che i sacerdoti e le suore le avrebbero detto che potevano dire che il Signore aveva un piano speciale per suo figlio. “Carlo aveva davvero Gesù nel suo cuore, davvero la purezza … Quando sei veramente puro di cuore, tocchi davvero il cuore delle persone”. La data per la beatificazione è stata annunciata la stessa settimana della festa del Corpus Domini. Acutis aveva una grande devozione all‘Eucaristia e ai miracoli eucaristici.
Carlo Acutis: patrono dell’informatica
Carlo Acutis: dall’ informatica al cielo grazie all’utilizzo di internet diventa patrono dell’informatica avevo diffuso in tutto il mondo il Vangelo di Dio. Si è sviluppata tanta attenzione attorno alla figura di Carlo Acutis dopo che La libreria Vaticana ha pubblicato l’edizione aggiornata della sua bibliografia intitolata “dall’informatica al cielo” Carlo diventa patrono di internet anche se non è richiesto una specializzazione della materia in senso stretto. Carlo usava questi mezzi dell’informatica ed aveva una competenza straordinaria, per diffondere il Vangelo e la conoscenza dell’Eucarestia. Papa Francesco, parlando dei giovani più volte ha nominato Carlo un esempio da seguire.
Il cardinale definisce: il patrono qualcuno che ha vissuto a stretto contatto con gli strumenti in modo famigliare. Nel Sud America provengono continue segnalazioni di presunti miracoli di Carlo. Prima, ovviamente, è necessaria la canonizzazione, per la quale ci vuole il riconoscimento di un miracolo per intercessione di Carlo.