Comunità cristiana aggredita in India dagli estremisti indù, il motivo
La Polizia è intervenuta ieri, domenica 8 novembre, in una sala religiosa cristiana a Belagavi, in Karnataka, per proteggere i fedeli da un attacco di indù appartenenti alla Sri Ram Sena, un’organizzazione induista estremista.
Secondo gli aggressori, che hanno fatto irruzione nella hall e hanno interrotto la celebrazione, il Pastore cristiano Cherian stava tentando di convertire alcuni indù.
Il quotidiano The Hindu scrive che la Polizia è stata costretta a sfondare le porte, che erano state sigillate dagli estremisti, guidati da Ravikumar Kokitkar.
In una conferenza stampa, il leader del gruppo ha detto ai giornalisti che alcuni pastori cristiani “venuti da fuori” stanno viaggiando da settimane nei villaggi del distretto per convertire gli indù più fragili, donando denaro, macchine per cucire e sacchi di riso e zucchero.
“Se il governo non ha intenzione di fermare queste attività, ci penseremo noi”, ha minacciato. Dopo avere protetto la comunità di fedeli cristiani, tuttavia, il Commissario aggiunto di polizia D. Chandrappa ha affermato che la funzione sarebbe stata illegale e priva di permessi, perché si stava svolgendo in una casa privata, non in un luogo pubblico.
L’aggressione di ieri è solo l’ultima di una inquietante serie di aggressioni ai cristiani in tutta l’India. L’agenzia Asianews riferisce che il 1 novembre in un villaggio del Chhattisgarh una decina di cristiani, appartenenti ad una comunitàtribale, sono stati rasati in pubblico, in una cerimonia per “farli ridiventare indù”. Gli estremisti che li hanno umiliati e forzati li avevano minacciati sostenendo che avrebbero perso le case, le proprietà e i diritti sui terreni forestali dello stato.
AsiaNews ha aggiunto: “Non si tratta di un gesto isolato: i cristiani del Chhattisgarh vivono costantemente nella paura di queste campagne di ghar vapsi, come vengono chiamate le conversioni all’induismo”.
Fonte: ANSA.