Devozione ai defunti: ma esiste il Purgatorio?
I. – Ma esiste il purgatorio? Certo che esiste! Niente di macchiato entra in paradiso, ma solo l’oro puro! E l’oro va messo prima nel crogiuolo! Come, per quanto tempo?… Una purificazione piccola o grande è indispensabile. Forse neppure i santi l’hanno sfuggito. Non è facile saperne di più.
II. – Perché si va al purgatorio? O meglio: quali debiti si devono scontare? Per tutti i peccati noi possiamo ottenere il perdono dell’offesa, ma giustizia vuole riparazione per il male fatto. Un paragone: se tu hai rotto, sia anche per dispetto, un vetro, io posso perdonarti l’offesa qualora te ne penta; ma il vetro lo ripari.
III. – Lungo o intenso può essere il purgatorio più o meno breve, ma pur sempre sofferenza, che una vita sostanzialmente retta, anche se con tante miserie spirituali, potrà alleviare. Lo scotto maggiore è stato pagato dalla morte di Cristo e dalla spada del dolore che trafisse il Cuore della Madre, quando noi non eravamo ancor nati! Ma ognuno di noi ha da dare il suo, sia pur povero, contributo, e ciò fin da questa vita. Rivolgiamoci a lei perché ci faccia evitare di contrarre debiti con Dio e ci dia l’occasione, la forza di pagare quelli che ci opprimono. A lei affidiamo tutto perché ce lo conservi e l’incrementi. È una consolazione per noi.
ESEMPIO: S. Simone Stok. – Questo religioso dell’Ordine Carmelitano si trovava un giorno in fervorosa preghiera innanzi alla Vergine del Carmelo nella chiesa del convento di Holma d’Inghilterra, e osò chiedere per il suo Ordine un qualche singolare privilegio. La Vergine allora gli apparve e porgendogli uno scapolare gli disse: «Prendi, o dilettissimo figlio, questo scapolare per il tuo Ordine, qual segno della mia protezione, privilegio a te e a tutti i carmelitani: chi morrà con questo addosso non cadrà nel fuoco eterno». Da quel giorno l’abitino della Vergine del Carmelo poté essere l’insegna di quanti avrebbero amato la salvezza: popolani, imperatori e re, sacerdoti, vescovi e pontefici…
FIORETTO: Compi un’opera buona e offrila alla Madonna per la liberazione di un’anima dal purgatorio.
OSSEQUIO: Prendi la buona abitudine di recitare ogni sera una preghiera per le anime più abbandonate.
GIACULATORIA: Voi che potente in cielo siete, ferventi suppliche per noi porgete!
PREGHIERA: O Maria, tu sei detta la Signora del suffragio. Consola quelle anime che sono ancora nelle pene e liberale. Ti raccomandiamo la nostra, fa che ti raggiunga in giorno di sabato, al più presto dopo la morte corporale. Ci affidiamo a te!