Devozione al Santo Rosario: le promesse della Madonna per chi lo mette al collo
Promesse della Madonna a coloro che portano fedelmente con sé la corona del Rosario
Promesse fatte dalla Vergine durante varie apparizioni:
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.»
«Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.»
Il Rosario contiene due elementi: l’orazione mentale e l’orazione vocale. La mentale consiste nella meditazione dei principali misteri della vita, della morte e della gloria di Gesù Cristo e della sua santissima Madre. La vocale consiste nel dire quindici decine di Ave Maria, ognuna preceduta da un Pater, meditando e contemplando in pari tempo le quindici principali virtù praticate da Gesù e da Maria nei quindici misteri del santo Rosario.
Nella prima parte di cinque decine, si onorano e si considerano i cinque misteri gaudiosi; nella seconda i cinque misteri dolorosi; nella terza i cinque misteri gloriosi. In questo modo il Rosario risulta composto da preghiere vocali e da meditazione per onorare e imitare i misteri e le virtù della vita, della passione e morte e della gloria di Gesù Cristo e di Maria.
Il santo Rosario, essendo sostanzialmente composto della preghiera di Cristo Gesù e della salutazione angelica – il Pater e l’Ave – e della meditazione dei misteri di Gesù e di Maria, è senza dubbio la prima e la principale devozione in uso presso i fedeli, dal tempo degli Apostoli e dei primi discepoli, dì secolo in secolo giunta fino a noi.
Tuttavia, nella forma e nel metodo in cui è recitato attualmente, fu ispirato alla Chiesa e suggerito dalla Vergine a san Domenico per convertire gli Albigesi e i peccatori, soltanto nel 1214, nel modo che sto per dire, così come lo riferisce il beato Alano della Rupe nel suo celebre libro De Dignitate psalterii.
San Domenico, constatando che i peccati degli uomini erano di ostacolo alla conversione degli Albigesi, si ritirò in una foresta presso Tolosa e vi restò tre giorni e tre notti in continua preghiera e penitenza. E tali furono i suoi gemiti e i suoi pianti, le sue penitenze a colpi di disciplina per placare la collera di Dio che cadde svenuto. La Vergine santa, allora gli apparve accompagnata da tre principesse del cielo e gli disse: “Sai tu, caro Domenico, di quale arma si servì la SS. Trinità per riformare il mondo?” – “Signora mia – le rispose – voi lo sapete meglio di me: dopo il figliolo vostro Gesù voi foste lo strumento principale della nostra salvezza”. Ella soggiunse: “Sappi che l’arma più efficace è stato il Salterio angelico, che è il fondamento della Nuova Alleanza; perciò se tu vuoi conquistare a Dio quei cuori induriti, predica il mio salterio”.
Il Santo si ritrovò consolato e ardente di zelo per la salvezza di quelle popolazioni, andò nella cattedrale di Tolosa. Immediatamente le campane, mosse dagli angeli, suonarono a distesa per radunare gli abitanti. All’inizio della sua predica si scatenò un furioso temporale; il suolo sussultò, il sole si oscurò, tuoni e lampi continui fecero impallidire e tremare tutto l’uditorio. Il loro spavento crebbe quando videro una effige della Vergine, esposta in luogo ben visibile, alzare per tre volte le braccia al cielo e chiedere la vendetta di Dio su di loro qualora non si convertissero e non ricorressero alla protezione della santa Madre di Dio. Questo prodigio del cielo infuse la più alta stima per la nuova devozione del Rosario e ne estese la conoscenza.
Il temporale finalmente cessò per le preghiere di san Domenico, che proseguì il discorso spiegando l’eccellenza del santo Rosario con tanto fervore ed efficacia da indurre quasi tutti gli abitanti di Tolosa ad abbracciarne la pratica e a rinunciare ai propri errori. In breve tempo si notò nella città un grande cambiamento di costumi e di vita.