Devozione alla Vergine della Rivelazione: la potente supplica
SUPPLICA ALLA VERGINE DELLA RIVELAZIONE
Vergine Santissima della Rivelazione, che sei nella Trinita’ Divina, degnati, Ti preghiamo, di rivolgere a noi, il tuo sguardo misericordioso e benigno.
Oh Maria! Tu che sei la nostra potente avvocata presso Dio, che con questa terra di peccato ottieni grazie e miracoli per la conversione degli increduli e dei peccatori, fa che otteniamo dal Tuo Figlio Gesu’ con la salvezza dell’anima, anche la perfetta salute del corpo, e le grazie di cui abbiamo bisogno.
Concedi alla Chiesa ed al Capo di essa, il Romano Pontefice, la gioia di vedere la conversione dei suoi nemici, la propagazione del Regno di Dio su tutta la terra, l’unità dei credenti in Cristo, la pace delle nazioni, affinché possiamo meglio amarti e servirti in questa vita e meritare di venire un giorno a vederti e ringraziarti eternamente in Cielo. Amen.
Il racconto delle apparizioni
Bruno Cornacchiola (Roma, 9 maggio 1913 – 22 giugno 2001), dopo essersi sposato, partecipò alla guerra civile spagnola come volontario. Diventato avventista dopo essere stato convinto da un militare tedesco luterano, era un fanatico anticattolico, nonostante i tentativi della moglie Iolanda (1909 – 1976) di riportarlo alla fede cattolica[2].
Il 12 aprile 1947 si era recato con i tre figli – Gianfranco, Carlo e Isola, rispettivamente di 4, 7 e 10 anni – nel luogo di Roma detto delle “Tre Fontane”, così chiamato perché, secondo la tradizione, la testa dell’apostolo Paolo, rimbalzando tre volte dopo la decapitazione, avrebbe fatto sgorgare tre fonti.
Secondo il racconto di Cornacchiola, egli stava preparando una relazione da leggere in una conferenza, in cui attaccava le tesi cattoliche della verginità, dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione di Maria. Il figlio più piccolo, Gianfranco, era sparito nel rincorrere una palla, e il padre lo ritrovò in ginocchio e in trance davanti a una delle grotte naturali della zona, mentre mormorava “Bella signora”.
Gli altri due figli caddero a loro volta in trance, inginocchiandosi; il padre entrò allora nella grotta, e lì avrebbe visto la Madonna. L’uomo disse che ella era sfolgorante nella sua bellezza, che indossava un lungo abito bianco, trattenuto in vita da una fascia rosa, e un mantello verde, il quale, appoggiato sui capelli neri, le scendeva fino ai piedi nudi. Disse inoltre che stringeva al petto una Bibbia, che simbolicamente rappresenta la fonte della Rivelazione[3], e che gli avrebbe detto:
«Io sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti. Adesso basta! Entra nel santo ovile. Quello che Dio ha promesso è e resta immutabile: i nove venerdì del Santo cuore, che tu hai celebrato, spinto dall’amore della tua fedele sposa prima che tu prendessi definitivamente la via dell’errore, ti hanno salvato.»
Bruno Cornacchiola racconta che, sentite queste parole, si sentì immerso in uno stato di profonda gioia, mentre nella grotta si diffondeva un profumo soave[4]. Prima di accomiatarsi, la Vergine della Rivelazione gli avrebbe lasciato un segno, in modo che l’uomo non avesse alcun dubbio sull’origine divina e non diabolica della visione. La prova riguardava il futuro incontro tra Cornacchiola e un sacerdote, che si sarebbe verificato in seguito proprio secondo quanto preannunciato[5].A seguito dell’abiura, Cornacchiola fu nuovamente accolto nella comunità cattolica.
Cornacchiola raccontò quindi di avere avuto altre apparizioni, il 6, 23 e 30 maggio; successivamente preparò un testo, in cui descriveva la sua conversione, e questo fu affisso all’ingresso della grotta l’8 settembre 1948. Il luogo divenne meta di pellegrinaggio.
Cornacchiola incontrò Pio XII il 9 dicembre 1949: confessò al pontefice che dieci anni prima, al ritorno dalla guerra civile spagnola, aveva progettato di ucciderlo[6]. Dopo quest’episodio fu scolpita una statua di Maria, secondo le indicazioni del veggente, e fu posta nella grotta, dove ormai hanno luogo guarigioni e conversioni[7].
Il 12 aprile 1980, nel trentatreesimo anniversario della presunta apparizione, tremila persone affermarono di aver assistito a un prodigio solare, descrivendolo in seguito in modo particolareggiato[6]. Il fenomeno si sarebbe ripetuto due anni più tardi. In quest’occasione, Bruno Cornacchiola disse di aver ricevuto un messaggio dove la Madonna gli chiedeva la costruzione di un santuario nel luogo dell’apparizione. Cornacchiola avrebbe avuto per tutta la vita sogni e visioni profetiche: dalla tragedia di Superga (1949) alla guerra del Kippur (1973), dal rapimento di Aldo Moro (1978) all’attentato a Giovanni Paolo II (1981), fino al disastro di Černobyl’ (1986) e alla caduta delle torri gemelle (2001)[8].
Il messaggio spirituale della Vergine della Rivelazione ha ispirato la costituzione dell’Associazione catechistica “SACRI” (Schiere Arditi di Cristo Re Immortale), fondata il 12 aprile 1948 a Roma da Bruno Cornacchiola.