Devozione dei trenta giorni di preghiera alla Madonna
Sempre gloriosa e beata Maria,
regina delle vergini, madre di misericordia,
speranza e conforto delle anime abbattute e desolate,
attraverso quella spada di dolore
che trafisse il tuo cuore mentre il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo, nostro Signore,
subì la morte e l’ignominia sulla Croce ;
attraverso quella tenerezza filiale
e l’amore puro attraverso quella tenerezza filiale
e l’amore puro che aveva per te, addolorato nel tuo dolore,
mentre dalla sua croce ti ha raccomandato
alla cura e alla protezione del suo amato discepolo,
San Giovanni, abbi pietà, supplico te,
sulla mia povertà e necessità;
abbi compassione delle mie ansie e preoccupazioni;
assistimi e confortami in tutte le mie infermità e miserie.
Tu sei la Madre della Misericordia,
la dolce consolatrice e il rifugio richiesta.
dei bisognosi e degli orfani,
dei desolati e degli afflitti.
Guarda dunque con pietà di un miserabile,
abbandonato figlio di Eva,
e ascolta la mia preghiera;
poiché poiché, nella giusta punizione dei miei peccati,
sono circondato da mali
e oppresso da angoscia di spirito,
dove posso fuggire per un rifugio più sicuro,
o Madre amabile del mio Signore e Salvatore Gesù Cristo,
che per la tua protezione materna?
Ti presento, pertanto, ti supplico,
con pietà e compassione per il mio umile e sincero te lo chiedo attraverso l’infinita misericordia del tuo caro Figlio, – attraverso quell’amore e condiscendenza con cui ha abbracciato la nostra natura, quando,
in conformità con la Divina Volontà,
hai ottenuto il tuo consenso, e chi,
dopo la scadenza di nove mesi,
hai fatto fai uscire
dal casto recinto del tuo grembo,
per visitare questo mondo
e benedirlo con la sua presenza.
Lo chiedo attraverso le piaghe della Sua carne verginale,
causata dalle corde e dalle fruste
con cui fu legato e flagellato
quando spogliato del suo indumento senza cuciture,
per il quale i suoi carnefici in seguito gettarono a sorte.
Lo chiedo attraverso le beffe e le ignominie
con il quale fu insultato,
le false accuse e la condanna ingiusta
con cui fu condannato a morte
e che portò con pazienza celeste.
Lo chiedo tra le sue lacrime amare e il sudore sanguinante;
Il suo silenzio e le sue dimissioni;
La sua tristezza e il dolore del cuore.
Lo chiedo attraverso il Sangue
che gocciolava dal Suo capo reale e sacro,
quando colpito dal suo scettro di una canna,
e trafitto dalla corona di spine.
Lo chiedo attraverso i tormenti lancinanti che ha subito,
quando le sue mani e i suoi piedi sono stati fissati
con enormi chiodi all’albero della croce.
Lo chiedo per la sua sete veemente
e per l’amara pozione di aceto e fiele.
Lo chiedo per abbandono sulla croce,
quando esclamò:
“Mio Dio! Mio Dio! Perché mi hai abbandonato?”
Lo chiedo per la sua misericordia estesa al buon ladro,
e per mezzo della sua raccomandazione della sua preziosa anima e spirito dallo scoppio delle rocce, dalla rottura del velo del tempio,
nelle mani del Padre Eterno prima della scadenza.
Lo chiedo attraverso il Sangue mescolato con l’acqua,
che fuoriesce dal Suo lato sacro,
quando trafitto da una lancia,
e da dove un flusso di grazia e misericordia è fluito verso di noi.
Lo chiedo attraverso la sua vita immacolata, l’
amara passione
e la morte ignominiosa sulla croce,
alla quale la natura stessa è stata gettata in convulsioni, il terremoto e l’oscurità del sole e della luna. Lo chiedo attraverso la sua discesa all’inferno, dove confortò i Santi della Vecchia Legge con la sua presenza e condusse la prigionia in cattività. Lo chiedo attraverso la sua gloriosa vittoria sulla morte,
quando è risuscitato alla vita il terzo giorno,
e attraverso la gioia
che la sua apparizione per quaranta giorni dopo ti ha dato, la
sua Madre benedetta, i
Suoi apostoli
e i Suoi discepoli,
quando, alla tua presenza e alla loro presenza,
salì miracolosamente in cielo. quando discese su di loro sotto forma di lingue infuocate e che furono ispirate con zelo per la conversione del mondo quando uscirono per predicare il Vangelo. Lo chiedo attraverso la terribile apparizione di tuo Figlio, nell’ultimo terribile giorno, quando verrà per giudicare i vivi e i morti, e il mondo dal fuoco. Lo chiedo per compassione che ti ha portato in questa vita,
Lo chiedo per grazia dello Spirito Santo,
infuso nei cuori dei Discepoli,
e per l’ineffabile gioia che hai provato
alla Tua Assunzione in cielo,
dove sei eternamente assorbito
dalla dolce contemplazione delle sue divine perfezioni.
O gloriosa e sempre benedetta Vergine,
conforta il cuore della tua supplica,
ottenendo per me le grazie e i favori
che ora sollecito seriamente.
(Qui menzionate le vostre richieste)
E mentre sono persuaso il mio Divino Salvatore Ti onora
come Sua amata Madre, a cui non può rifiutare nulla,
quindi permettimi di sperimentare rapidamente
l’efficacia della tua potente intercessione,
secondo la tenerezza del tuo affetto materno,
e Il suo
Cuore filiale, amorevole,
che concede misericordiosamente le richieste e soddisfa
i desideri di coloro che Lo amano e lo temono.
Pertanto, o Vergine Santissima,
accanto all’oggetto della mia presente petizione
e qualsiasi altra cosa di cui possa aver bisogno,
procurati anche per me il tuo caro Figlio,
nostro Signore e nostro Dio,
una fede viva, una
ferma speranza, una
perfetta carità,
la contrizione del cuore,
lacrime non finite di compunzione,
sincera confessione,
giusta soddisfazione,
astinenza dal peccato ,
amore di Dio e del mio prossimo,
disprezzo del mondo,
pazienza di soffrire affronti e ignominie,
anzi, se necessario, perfino
una morte oppressa stessa,
per l’amore di tuo Figlio,
nostro Salvatore Gesù Cristo.
Ottieni anche per me,
o Santa Madre di Dio, la
perseveranza nelle opere buone,
esecuzione di buone risoluzioni,
mortificazione della volontà personale,
una pia conversazione attraverso la vita,
e al mio ultimo momento, il
pentimento forte e sincero,
accompagnato da una
presenza così vivace e attenta della mente,
che può permettermi di ricevere
degnamente gli ultimi Sacramenti della Chiesa
e di morire nella tua amicizia e favore.
Infine, ti prego,
per le anime dei miei genitori,
fratelli, parenti
e benefattori sia vivi che morti,
vita eterna.
Amen.