Devozione di oggi: la conversione di San Paolo Apostolo
25 GENNAIO
CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO
PREGHIERA PER LA CONVERSIONE
Gesù, sulla Via di Damasco sei apparso a San Paolo in una Luce sfolgorante e hai fatto sentire la Tua Voce portando alla conversione chi prima ti perseguitava.
Come San Paolo, mi affido oggi alla potenza del Tuo perdono, lasciandomi prendere per mano da Te, affinchè io possa uscire dalle sabbie mobili dell’orgoglio e del peccato, della menzogna e della tristezza, dell’egoismo e di ogni falsa sicurezza, per conoscere e vivere la ricchezza del Tuo amore.
Maria Madre della Chiesa, mi ottenga il dono della vera conversione perchè quanto prima si realizzi l’anelito di Cristo “Ut unum sint” (affinchè siano una cosa sola)
San Paolo, intercedi per noi
L’evento è descritto esplicitamente negli Atti degli Apostoli e accennato implicitamente in alcune lettere di Paolo. In Atti 9,1-9 c’è la descrizione narrativa dell’accaduto, che è raccontato nuovamente dallo stesso Paolo, con variazioni abbastanza notevoli[Nota 3], sia al termine del tentativo di linciaggio a Gerusalemme (Atti 22,6-11), sia durante la comparizione a Cesarea davanti al governatore Porcio Festo e al re Erode Agrippa II (Atti 26,12-18):
« Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda. » (Atti 9,1-9)
« Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una gran luce dal cielo rifulse attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Risposi: Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono colui che mi parlava. Io dissi allora: Che devo fare, Signore? E il Signore mi disse: Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia. E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni, giunsi a Damasco. Un certo Anania, un devoto osservante della legge e in buona reputazione presso tutti i Giudei colà residenti, venne da me, mi si accostò e disse: Saulo, fratello, torna a vedere! E in quell’istante io guardai verso di lui e riebbi la vista. Egli soggiunse: Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora perché aspetti? Alzati, ricevi il battesimo e lavati dai tuoi peccati, invocando il suo nome. » (Atti 22,6-16)