Devozione e preghiere ai Santi Basilio e Gregorio del 2 Gennaio per avere grazie

SANTI BASILIO MAGNO e GREGORIO NAZIANZENO

IV secolo

Vescovi e dottori della Chiesa. Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio, suo amico, vescovo di Sásima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo, difese con grande ardore la divinità del Verbo e per questo motivo fu chiamato anche il Teologo. Si rallegra la Chiesa nella comune memoria di così grandi dottori. (Martirologio Romano)

PREGHIERA A SAN BASILIO

Colonna mistica della Santa Chiesa, glorioso San Basilio, animato da viva fede e da ardente zelo, non solo abbandonasti il mondo per santificare te stesso, ma fosti ispirato da Dio a tracciare le regole della perfezione evangelica, per condurre gli uomini alla santità.

Con la tua sapienza difendesti i dogmi della fede, con la tua carità ti adoperasti a sollevare ogni sorte di miseria del prossimo. La scienza ti rese celebre agli stessi pagani, la contemplazione ti elevò alla familiarità con Dio, e la pietà ti costituì regola vivente di tutti gli asceti, esemplare mirabile dei sacri pontefici, e modello invitto di fortezza a tutti i campioni di Cristo.

O grande Santo, impetrami la fede viva per operare secondo il Vangelo: il distacco dal mondo per mirare alle cose celesti, la carità perfetta per amare Dio sopra ogni cosa nel mio prossimo e specialmente ottienimi un raggio della tua sapienza per dirigere tutte le azioni a Dio, nostro ultimo fine, e così giungere un giorno all’eterna beatitudine in Cielo.

COLLETTA

O Dio, che hai illuminato la tua Chiesa con l’insegnamento e l’esempio dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno, donaci uno spirito umile e ardente, per conoscere la tua verità e attuarla con un coraggioso programma di vita. Per il nostro Signore…

O Dio, che per difendere la fede cattolica e unificare ogni cosa nel Cristo hai animato del tuo Spirito di sapienza e di fortezza i Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, fa’ che, alla luce dei loro insegnamenti e del loro esempio, giungiamo al premio della vita eterna. Per Cristo, nostro Signore.

PENSIERI DI SAN BASILIO

“L’uomo è una creatura che ha ricevuto da Dio l’ordine di diventare Dio per grazia”.

Questo Dio, afferma ancora Basilio, deve essere sempre davanti agli occhi dell’uomo giusto. La vita del giusto infatti sarà un pensare a Dio e nello stesso tempo una lode continua a Lui. San Basilio: “Il pensiero di Dio una volta impresso come sigillo nella parte più nobile dell’anima, si può chiamare lode di Dio, che in ogni tempo vive nell’anima… L’uomo giusto riesce a fare tutto alla gloria di Dio, così che ogni azione, ogni parola, ogni pensiero hanno valore di lode”. Due citazioni di questo santo che ci danno subito l’idea della sua visione dell’uomo (antropologia) positiva legata saldamente al pensiero su Dio (teologia).

PREGHIERA DI SAN GREGORIO NAZIANZENO

Tutti gli esseri ti rendono omaggio, o Dio, quelli che parlano e quelli che non parlano, quelli che pensano e quelli che non pensano. Il desiderio dell’universo, il gemito di tutte le cose, salgono verso di te. Tutto quanto esiste, Te prega e a Te ogni essere che sa vedere dentro la tua creazione, un silenzioso inno fa salire a te

PENSIERI DI SAN GREGORIO NAZIANZENO

“Niente mi sembra più meraviglioso che riuscire a far tacere tutti i sensi, e, rapito lontano da essi, dalla carne e dal mondo, rientrare in me stesso e restare in colloquio con Dio ben oltre le cose visibili”.

«Sono stato creato per ascendere fino a Dio con le mie azioni» (Discorso 14,6 sull’amore per i poveri).

«per noi vi è un Dio, il Padre, da cui è tutto; un Signore, Gesù Cristo, per mezzo di cui è tutto; e uno Spirito Santo, in cui è tutto» (Discorso 39,12).

«“Noi siamo tutti una sola cosa nel Signore” (cfr Rm 12,5), ricchi e poveri, schiavi e liberi, sani e malati; e unico è il capo da cui tutto deriva: Gesù Cristo. E come fanno le membra di un solo corpo, ciascuno si occupi di ciascuno, e tutti di tutti». (Discorso 14,8)

«Se sei sano e ricco, allevia il bisogno di chi è malato e povero; se non sei caduto, soccorri chi è caduto e vive nella sofferenza; se sei lieto, consola chi è triste; se sei fortunato, aiuta chi è morso dalla sventura. Da’ a Dio una prova di riconoscenza, perché sei uno di quelli che possono beneficare, e non di quelli che hanno bisogno di essere beneficati … Sii ricco non solo di beni, ma anche di pietà; non solo di oro, ma di virtù, o meglio, di questa sola. Supera la fama del tuo prossimo mostrandoti più buono di tutti; renditi Dio per lo sventurato, imitando la misericordia di Dio» (Discorso, 14,26).

«è necessario ricordarsi di Dio più spesso di quanto si respiri» (Discorso 27,4)