Devozione pratica del giorno: la preghiera
Chi prega, si salva. Non è già che basti la preghiera senza la retta intenzione, senza i Sacramenti, senza opere buone, no; ma l’esperienza prova che un’anima, sebbene peccatrice, indolente, sviata dal bene, se conserva l’abitudine del pregare, presto o tardi si converte e si salva. Di qui il detto insistente di S. Alfonso; Chi prega si salva; di qui le astuzie del demonio che per trarre il giusto al male, prima lo disamora dalla preghiera. Sta cauto, non cessare mai di pregare.
Non si salva chi non prega. Un miracolo può certamente convertire anche i più grandi peccatori; ma il Signore non abbonda nei miracoli; e nessuno li può pretendere. Ma, con tante tentazioni, fra tanti pericoli, così incapaci al bene, così deboli a ogni urto di passioni, come resistere, come vincere, come salvarci? S. Alfonso scriveva: Se lascerete di pregare, sarà certa la vostra dannazione. — Chi non prega, si danna! Ecco un bel segno se sarai sì o no salvo : la preghiera.
Comando di Gesù. Nel Vangelo trovi frequentissimo l’invito e l’ordine di pregare: “Chiedete, e vi sarà dato; cercate, e troverete; picchiate, e vi sarà aperto; chi domanda, riceve, e chi cerca, trova; è necessario sempre pregare ne mai stancarsi; vegliate e pregate per non soccombere alla tentazione; tutto ciò che volete, domandatelo e vi sarà concesso”. Ma a che scopo tanta insistenza, di Gesù, se il pregare non fosse necessario per salvarsi? E tu preghi? Quanto preghi? Come preghi?
PRATICA. — Di’ sempre le preghiere mattina e sera. Nelle tentazioni invoca l’aiuto di Dio.