Devozione pratica di oggi: la maggior gloria di Dio
LA MAGGIOR GLORIA DI DIO
1. I Santi sempre la cercarono. È proprio dell’amore far dimenticare noi e i nostri interessi per procurare il maggior bene della persona amata. L’amore è cieco e a quante follìe trascina! L’anima santa è l’innamorata di Dio; Dio è l’unica speranza, l’unico sospiro del suo cuore; quale meraviglia dunque se, per piacergli e averne un solo sorriso d’approvazione, dimentica il cibo, il riposo, le agiatezze, sacrificando tutto per la maggior gloria di Lui?
2. Fatiche dei Santi a gloria di Dio. Scorri con il pensiero le fatiche apostoliche del Curato d’Ars, di S. Ignazio, di S. Vincenzo de’ Paoli, di S. Filippo Neri, di Don Bosco; pensa a S. Camillo de Lellis, a S. Giovanni de Matha, presso gli schiavi o i moribondi; medita sulle fatiche di tanti missionari, sullo zelo di tante religiose nelle scuole, negli ospedali: quale interesse li guida, li sorregge? Nient’altro che la gloria di Dio. E tu che fai per Lui? Perché cerchi sempre il tuo interesse?
3. Detti dei Santi. La lingua rivela il cuore; i Santi che tenevano Dio nel cuore, come sospiravano a Lui! Mio Dio, tu sei il mio tutto, esclamava S. Francesco d’Assisi. Tutto nel nome del Signore, diceva S. Vincenzo, Il mio Dio è tutto, sospirava Caterina da Genova. Nemmeno una fibra nel cuore che non sia per Dio, scriveva il Sales. Tutto a maggior gloria di Dio, ha ripetuto 276 volte nei suoi scritti S. Ignazio, di cui oggi celebriamo la festa. Quali sono le tue brame? Il tuo cuore per chi vive?
PRATICA. — Diciamo di cuore; Tutto per tè, mio Dio. Fa una buona azione a gloria di Dio.