Diario di Padre Pio: 14 Marzo
Padre Placido Bux da San Marco in Lamis racconta questo episodio. Nel 1957, ricoverato per una grave forma di cirrosi epatica, presso l’ospedale di San Severo, una notte vide Padre Pio vicino al suo letto che gli parlava e lo rassicurava, poi il Padre, avvicinandosi alla finestra della sua camera, posò la mano sul vetro e scomparve.
Il mattino successivo, padre Placido, che nel frattempo si sentiva meglio, alzandosi dal letto e avvicinandosi alla finestra, riconobbe immediatamente l’impronta del padre e comprese subito che non si trattava di un sogno ma di una realtà.
La notizia si propagò e ci fu subito un accorrere di gente e sebbene in quei giorni si cercò di pulire il vetro anche con detersivo per eliminare l’impronta, questa non sparì. Padre Alberto da San Giovanni rotondo, che allora era il parroco della chiesa delle Grazie di San Severo, sebbene fosse incredulo, decise, dopo aver fatto visita a padre Placido di recarsi a San Giovanni Rotondo per chiarire la questione. Incontrato Padre Pio nel corridoio del convento, prima che padre Alberto potesse aprire bocca questo subito gli chiese notizie di padre Placido. Egli rispose: “Padre spirituale, a San Severo sta succedendo il finimondo!. Padre Placido asserisce che lei è venuto a visitarlo di notte e, prima di andar via, ha lasciato l’impronta della mano sul vetro della finestra. E padre Pio rispose: “E tu ne dubiti?
PENSIERO DI OGGI
Chi comincia ad amare deve essere pronto a soffrire.