“Ecco cosa succede in Purgatorio” dalle confessioni di Natuzza Evolo
Come altre mistiche, anche Natuzza vede le anime del Purgatorio, soffre con e per loro.
Nonostante venisse derisa a causa della testimonianza che ella dava sulle anime del Purgatorio, Natuzza sosteneva che era urgente trasmettere ai parenti le richieste dei defunti per la salvezza dell’anima.
Non passava giorno, eccettuati tutti i venerdì dell’anno e tutti i giorni di Quaresima, dal giorno delle Ceneri al Sabato Santo, che Natuzza non vedesse, in stato di veglia, in qualsiasi ora del giorno o della notte, defunti vestiti come tutti gli esseri umani e che non conversasse con loro chiedendo notizie per conto di altri.
Natuzza racconta che le anime pregano per e con i loro cari e che i loro angeli custodi comunicano a loro le nostre necessità. Le anime soffrono per il male commesso dai parenti.
Dopo un periodo di sofferenza molto acuta, scontata la pena, le anime sono trasferite al Prato Verde, luogo di meditazione e di preghiera e poi al Prato Bianco dove rimangono dai 15 ai 30 giorni con la visita di Gesù. Dopo questo periodo di tempo raggiungono il Paradiso.
Secondo Natuzza, spesso le anime tornano o sostano per fare penitenza, nei luoghi dove hanno vissuto o peccato, e visitano invisibili i loro parenti.
Quando hanno superato la fase di maggiore espiazione possono sostare anche nelle chiese.
Natuzza riceve anche la visita delle anime del Paradiso che le descrivono il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno: conversa anche con alcune anime dell’Inferno che le fanno sapere che in esso non ci sono molte anime, ma il Purgatorio è il luogo più affollato.
Si riportano di seguito 2 messaggi lasciati a Natuzza da due differenti anime:
“Qualcuno pensa che trattasi di trasmissione di pensiero; qui non vi è trasmissione alcuna perché siamo noi che parliamo direttamente con voi servendoci, col permesso di Dio, di questa cieca ragazza. E’, potete dirlo senza errore, la radio d’oltretomba che voi ascoltate, e tutto avviene per volere di Gesù che stasera è qui con noi…”
“Sono dannato, sono dannato, dite a tutti che facciano penitenza, che facciano penitenza, come vorrei poter tornare sulla terra per fare penitenza!”
Continuiamo a pregare per i nostri cari defunti e per tutte le anime del purgatorio, specialmente quelle più abbandonate.