Grazie a Santa Rita una famiglia avverte la presenza di Dio e riceve un grande miracolo
Abbiamo parlato spesso di Santa Rita, la santa delle cause impossibili, amata da tutti e dispensatrice di miracoli. La sua missione è sempre stata quella di avvicinare, quasi silenziosamente Dio agli uomini e gli uomini a Dio. E proprio di un avvicinamento miracoloso che vogliamo parlarvi oggi. A raccontarcelo è Giusy, una mamma e una sposa devota a Santa Rita.
Il racconto di Giusy
Giusy è sposata con Carlo ed insieme hanno una bambina di 12 anni. La vita scorreva serena fino alla notte del 12 Novembre 2017. Nel corso della giornata Carlo inizia ad avvertire qualche sintomo influenzale, ma nulla che facesse presupporre ciò che sarebbe accaduto in seguito. Nella notte la situazione precipita e Carlo avverte dolori lancinanti alla clavicola e non riesce più a parlare.
In qualche modo riesce a far capire alla moglie che doveva portarlo in ospedale. Quando i medici lo visitano, gli vengono diagnosticate contemporaneamente pericardite, miocardite, infezione a fegato e reni, colecisti e una severa pleurite. I medici dissero a Giusy che aveva poche speranze di sopravvivere.
I medici gli fecero di tutto per salvarlo, compreso lo strizzamento manuale dei reni, procedura dolorosa ma inevitabile. Nonostante tutto, non c’era nessun cenno di miglioramento. Nel giro di poche ore Carlo si ritrovò sospeso tra la vita e la morte e rimase in quello stato per più di tre mesi. Giusy decise di aggrapparsi alla fede, di pregare fino allo sfinimento, di chiedere a chiunque di pregare per la salvezza di suo marito.
La guarigione di Carlo
Quando giusy non si recava in ospedale andava nel santuario di Santa Rita a Milano, per pregare la santa e sperare che l’ascoltasse. Quando si trovava al suo cospetto, il dolore e lo strazio sembravano svanire e invece di prendersela con Dio per ciò che gli stava vivendo, cominciò a ringraziarlo per la sua infinita bontà.
Il tempo passò tra una crisi cardiaca e complicanze varie che facevano vedere la morte in faccia alla famiglia tutte le sere, ma la speranza e la forza grazie alla fede erano tornate. Poco alla volta la situazione migliorò e Carlo raccontò alla moglie che nei brevi momenti di lucidità sveva pregato sempre per la sua famiglia.
Tutt’ora nessun medico sa spiegare come Carlo sia potuto guarire e come possa vivere con le conseguenze che ha avuto, soprattutto a livello cardiaco. Un dottore, guardando la sua cartella clinica ha chiesto alla famiglia se credeva in Dio, perché un miracolo così grande poteva essere solo opera sua.