I miracoli di San Gerardo protettore delle donne incinte e dei bambini
San Gerardo di Maiella è un santo molto venerato nella tradizione cattolica, conosciuto per i numerosi miracoli che si ritengono abbia compiuto durante la sua vita e anche dopo la sua morte.
Gerardo sin da bambino amava frequentare i luoghi di culto. Il luogo dove preferiva rifugiarsi era la Cappella della Vergine Capodigliano. Qui il piccolo Gerardo raccontava che ogni giorno gli veniva offerto un panino bianco dal figlio di una bellissima Signora. Solo dopo si scoprì che il figlio della Signora era Gesù.
All’età di otto anni Gerardo andò in chiesa e cercò di ricevere la Prima Comunione, ma il sacerdote fu costretto ad allontanarlo per via della sua giovane età. La notte stessa il bambino ricevette la visita di San Michele Arcangelo, che andò da lui e gli offrì lì Eucarestia che per giorni aveva cercato di ottenere.
Quando Gerardo era ancora molto giovane ed aveva appena perduto il padre, si verificò un altro miracolo. Gerardo all’epoca lavorava come apprendista presso un sarto, Giannino Pannuto. In quel luogo era costretto a subire diverse angherie da parte di altri apprendisti. Una notte, il pagliaio dove si trovava con il figlio piccolo del datore di lavoro, si incendiò. Gerardo cominciò immediatamente a pregare e subito le fiamme si spensero.
Nei tre anni in cui prestò servizio presso Monsignor Claudio Albini, subì mortificazioni e castighi. Un giorno mentre prendeva l’acqua nel pozzo gli caddero le chiavi del padrone. Gerardo corse immediatamente presso la chiesa, prese la statuetta di Gesù e la calò nel pozzo. Quando la fece risalire, la statuetta stringeva tra le mani le chiavi.
Un giorno durante una processione, gli amici lo incoraggiarono a prendere moglie. Lui per tutta risposta andò ad infilare l’anello alla mano della statua della Madonna, esprimendo il suo volere di volersi consacrare al dono di Castità. Qualche giorno dopo però, una ragazza Nerea Caggiano lo accusò di aver avuto una relazione illecita con Nicoletta Capucci, sedotta e abbandonata da un nobile. Chiamato a rispondere dell’accusa, il giovane non aprì bocca, fedele alla regola che gli imponeva di soffrire in silenzio davanti ad ogni mortificazione. Stupita dalla sua umiltà, Nerea ritirò le accuse e si convertì.
Il miracolo del fazzoletto
I miracoli di Gerardo furono tanti ma tra tutti spicca quello del fazzoletto, quello che lo proclamò protettore delle donne incinte e dei bambini. Mentre Gerardo si trovava a Olivero Citra per motivi di salute, andò a salutare la famiglia Pirofalo. Mentre usciva dalla porta, venne raggiunto dalla figlia piccola della famiglia che voleva restituirgli un fazzoletto da lui dimenticato. Gerardo però le disse di tenerlo perchè in futuro le sarebbe servito.
Anni dopo, la bambina che ormai era diventata adulta, rischiò di morire di parto. Ricordando le parole di Gerardo, chiese ai famigliari di portargli il fazzoletto. Appena lo mise sulla pancia, i dolori sparirono e ebbe un bimbo forte e sano.