I veggenti di Medjugorje e il parere del medico sulle apparizioni
«Ho visto persone entrare tutte insieme e nello stesso istante in uno stato di estasi, di netta separazione dalla realtà circostante, una situazione di soprannaturalità». A parlare è il professor Giancarlo Comeri, primario urologo all’Ospedale Multimedica di Castellanza, provincia di Varese. É stato uno dei primi medici ad effettuare valutazioni informali e non ufficiali sui veggenti di Medjugorje. Racconta al Giornale la sua esperienza, di medico e di pellegrino.
Professor Comeri, che tipo di analisi avete effettuato?
«Prima di tutto, grazie a un holter, abbiamo registrato i ritmi cardiaci prima, durante e dopo l’estasi, senza rilevare grosse variazioni del battito cardiaco. Poi abbiamo effettuato rilievi sulla sensibilità del dolore e anche questo si è confermata normale. Quel giorno, quando finì l’apparizione, Vicka raccontò a un frate francescano che la Madonna le parlò del mio esame, dicendole che quello che avevo fatto non aveva alcuna rilevanza. Ma Vicka non poteva sapere che tipo di esame avevo effettuato. Il nostro, seppure ancora non ufficiale, fu un giudizio positivo sulla veridicità delle apparizioni, o comunque su uno stato di estasi e di soprannaturalità».
Da quel momento il professor Comeri è tornato a Medjugorje almeno un centinaio di volte, incontrando le veggenti, parlando con loro, e testando l’autenticità del loro messaggio. «Non si può pretendere che la scienza e la medicina confermino che queste persone vedono la Madonna. Però posso dire con certezza che tutti gli esami medici compiuti da una equipe francese nel 1984 e da una successiva equipe multidisciplinare italiana nel 1985 fanno ritenere che si possa escludere una allucinazione patologica e che dunque i veggenti vivano uno stato ripetuto di estasi».
Lei ha incontrato diverse volte i veggenti. Che persone sono?
«Conosco bene i veggenti, sono stato tantissime volte a Medjugorje, ho parlato con loro, e posso dire di non aver mai avuto l’impressione di persone false, né esaltate, né tanto meno che volessero frodare. Sono anzi persone normalissime, e personalmente ritengo che le loro apparizioni siano autentiche».
Che giudizio si attende dal Papa?
«Non credo che la Chiesa possa dare un riconoscimento ufficiale a Medjugorje, perché andrebbe contro lo stesso diritto canonico che prevede che prima di un giudizio le apparizioni devono essere terminate. Invece sono ancora in corso. Ma mi auguro che la Chiesa non dia nemmeno un giudizio negativo o che dica che è tutto falso».
Ha mai parlato con i veggenti dei dieci segreti?
«Sì, ho parlato anche di questo, ma restano appunto dei segreti. Solo nel terzo si parla di un segno inequivocabile che dimostrerebbe la veridicità delle apparizioni. Aspettiamo questo segno».