Il corpo di Carlo Acutis era davvero intatto al momento della riesumazione?
La storia della riesumazione del corpo di Carlo Acutis è una vicenda che ha suscitato un grande interesse mediatico e religioso. Carlo Acutis, un giovane italiano morto nel 2006 a soli 15 anni, è stato dichiarato venerabile dalla Chiesa cattolica nel 2018 e la sua causa di beatificazione è attualmente in corso.
La decisione di riesumare il suo corpo è stata presa al fine di preservare e conservarlo in modo adeguato per renderlo accessibile ai fedeli che vorranno venerarlo. La riesumazione è avvenuta il 1° Ottobre 2020 presso il cimitero di Assisi, dove Carlo è sepolto. Il corpo è stato trovato in buone condizioni, essendo stato sepolto in una cassa di zinco che ha aiutato a proteggerlo dalla decomposizione.
La riesumazione è stata eseguita da un team di esperti, tra cui medici legali e funzionari ecclesiastici, che hanno seguito un preciso protocollo rigoroso. Il corpo di Carlo è stato spostato in un luogo sicuro in attesa che venga adeguatamente preparato e imbalsamato per essere esposto.
Le condizioni del corpo di Carlo Acutis al momento della riesumazione
Quando la tomba di Carlo è stata aperta il suo corpo sembrava intatto. Sono stati in molti a chiedersi come fosse possibile e la madre, Anna Salzano ha detto che il corpo incorrotto era un segno. A dare però una spiegazione logica a questo fatto è intervenuta la Chiesa. Monsignor Domenico Sorrentino ha spiegato che all’atto della riesumazione il corpo fu trovato in un normale stato di decomposizione cadaverica. Non essendo trascorsi però molti anni, varie parti del corpo erano ancora nella posizione anatomica. Grazie a questo fatto è stato possibile trattarlo con tecniche di conservazione e integrazione, per poterlo esporre in maniera dignitosa.
La ricostruzione è stata eseguita con amore e il segno più evidente è la riuscita della maschera in silicone che si può notare sul suo volto.