Chi era Raffaelina Cerase per Padre Pio e quale rapporto li legava?

Oggi vi parleremo del rapporto che legava Padre Pio a Raffaelina Cerase, rapporto molto chiacchierato per via della frequenza dei loro incontri.

Cerase

Padre Pio, all’epoca un giovane ragazzo, frequentava spesso la casa di Raffaelina a causa della grave malattia di cui la donna soffriva. A testimoniare della frequentazione assidua dei due ci ha pensato il cavalier Romeo Tortorella di Foggia, un Terziario Francescano. L’uomo era un vicino di casa di Raffaelina e intimo amico di famiglia.

Raffaelina nasce a Foggia nel 1868. Iscritta al Terz’Ordine Francescano e all’Azione Cattolica, nel 1914 intraprende una corrispondenza epistola con Padre Pio, che accetta di guidarla lungo la strada della fede.

frate di Pietralcina

Nel 1915, dopo aver subito un’operazione, la donna si ammalò ed espresse a Padre Agostino e Benedetto Nardella la volontà di confessarsi con Padre Pio. Il frate, per motivi di salute, si trasferì a Foggia nel convento di Sant’Anna e visitò la Cerase ogni giorno fino a quando nel 1916, raggiunse la casa del Signore.

Secondo la testimonianza di Romeo Tortorella, il frate si recava ogni giorno alla casa di Raffaelina, camminando con le braccia incrociate sul petto e gli occhi bassi. Si tratteneva in sua compagnia 2 o 3 ore e faceva ritorno in convento.

Chi era Raffaelina

Raffaelina era una donna dal cuore enorme. Soffriva per le condizioni dei poveri e faceva sempre la carità. Questo gesto però, doveva farlo sempre di nascosto. La donna infatti, aveva una sorella molto avara, che sorvegliava ogni suo movimento. A far arrivare i soldi in mano ai poveri era Luigi Tortorella, al quale Raffaelina li consegnava.

Un giorno, sempre a testimonianza del suo enorme cuore, Luigi racconta l’episodio in cui, per donarli ai poveri, si tolse persino gli orecchini d’oro e glieli consegnò. Raffaelina era felice di seguire gli insegnamenti di Padre Pio e di fare del bene proprio come il suo padre spirituale le aveva insegnato.