Il Vaticano conferma che due cardinali designati sono assenti al concistoro
Il Vaticano ha confermato lunedì che due cardinali designati non riceveranno i loro cappelli rossi da Papa Francesco a Roma questo sabato.
La sala stampa della Santa Sede ha detto il 23 novembre che il cardinale designato Cornelius Sim, vicario apostolico del Brunei, e il cardinale designato Jose F. Advincula di Capiz, nelle Filippine, non avrebbero potuto partecipare al concistoro del 28 novembre a causa di restrizioni relative alla pandemia di coronavirus.
L’ufficio stampa ha detto che un rappresentante di Papa Francesco avrebbe presentato loro la berretta, l’anello cardinalizio e il titolo legati a una parrocchia romana “in un altro momento da definire”.
Ha aggiunto che i membri esistenti del Collegio cardinalizio impossibilitati a recarsi a Roma per il concistoro avrebbero potuto seguire l’occasione tramite un live streaming.
Alle ore 16.00 locali presso l’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro si svolgerà il Concistoro ordinario per la creazione dei nuovi cardinali, con una congregazione di circa cento persone. I nuovi cardinali non seguiranno l’usanza di ricevere i sostenitori dopo la cerimonia a causa delle restrizioni del coronavirus.
I nuovi cardinali concelebreranno la messa con il papa nella Basilica di San Pietro alle 10.00, ora locale, domenica 29 novembre.
Papa Francesco ha annunciato il 25 ottobre che avrebbe creato 13 nuovi cardinali, tra cui l’arcivescovo Wilton Gregory.
Gregory, che è stato nominato arcivescovo di Washington nel 2019, diventerà il primo cardinale nero degli Stati Uniti.
Altri cardinali designati includono il vescovo maltese Mario Grech, diventato segretario generale del Sinodo dei vescovi a settembre, e il vescovo italiano Marcello Semeraro, che è stato nominato prefetto della Congregazione per le cause dei santi in ottobre.
A ricevere il cappello rosso anche il cappuccino italiano p. Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia dal 1980. A 86 anni, non potrà votare in un futuro conclave.
Cantalamessa ha detto alla CNA il 19 novembre che Papa Francesco gli aveva permesso di diventare cardinale senza essere ordinato vescovo.
Al Collegio Cardinalizio sono stati nominati anche l’Arcivescovo Celestino Aós Braco di Santiago, Cile; L’Arcivescovo Antoine Kambanda di Kigali, Ruanda; Mons. Augusto Paolo Lojudice, già Vescovo Ausiliare di Roma e attuale Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, Italia; e Fra Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi.
Gambetti è stato ordinato vescovo domenica nella Chiesa Superiore della Basilica di San Francesco d’Assisi.
Accanto a Cantalamessa, il papa ha nominato altri tre che riceveranno il cappello rosso ma non potranno votare nei conclavi: il vescovo emerito Felipe Arizmendi Esquivel di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico; Mons. Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente Emerito presso l’Ufficio delle Nazioni Unite e le Agenzie specializzate a Ginevra; e mons. Enrico Feroci, parroco di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, Roma.
Feroci è stato ordinato vescovo nella sua chiesa parrocchiale dal cardinale Angelo De Donatis, vicario generale della diocesi di Roma, il 15 novembre.
Il cardinale designato Sim ha supervisionato il vicariato apostolico del Brunei Darussalam dal 2004. Lui e tre sacerdoti servono i circa 20.000 cattolici che vivono in Brunei, un piccolo ma ricco stato sulla costa settentrionale dell’isola del Borneo nel sud-est asiatico.
In un’intervista a Vatican News, ha descritto la Chiesa in Brunei come una “periferia dentro una periferia”